di Filippo Lupoli

Foggia, 13 settembre 2022.
Dopo una ricerca condotta da noi ragazzi di Manfredonia insieme agli agricoltori, sindacati di base ed associazioni di categoria abbiamo elaborato questa nota: "Le primizie delle nostre terre sono sempre state motivo di vanto ed orgoglio per l'intero Paese. Ora il settore dell'agricoltura, in una crisi terribile da troppo tempo, rischia di crollare e, con esso, migliaia di posti di lavoro. Dalla filiera del grano del #Tavoliere, in #Puglia, agli olivicoltori, alle aziende vinicole, fino alla coltura dell'oro rosso, il pomodoro. Ma ci sarebbero tanti altri comparti da inserire. Di tutto questo da parte del centrosinistra e da parte della destra non sentirete parlare. Loro vi diranno solo che è colpa del caro energia, tentando di scaricare su qualcuno le loro scelte di politica agricola che stanno schiacciando i comparti produttivi agricoli. Tra i #coltivatori foggiani (schiacciati dai costi di produzione, lievitati a dismisura, che hanno già cancellato i flebili guadagni) è in corso una pericolosa trasformazione che a lungo andare potrà snaturare la coltivazione di prodotti del territorio che hanno reso famoso il Tavoliere in tutto il mondo, con molte imprese decise a riconvertirsi sulla coltivazione del girasole, che oggi sul mercato promette almeno di coprire i costi. Certo, la crisi è amplificata dall'aumento dell'energia elettrica, del gasolio agricolo (1,44 euro al litro circa), dall'aumento di tutti i costi di produzione; oltre che dagli effetti collaterali disastrosi del cambiamento climatico (tra cui la siccità), dell'inquinamento atmosferico, e della mancanza di manodopera. Quello che però non vi diranno sicuramente, è che questa situazione è maturata grazie alle politiche scellerate adottate nel corso degli anni dai governi sia di centrosinistra, sia di centrodestra. Occorre lavorare da subito per favorire accordi tra imprese agricole ed industriali garantendo una tariffa prestabilita prima che inizi la stagione di raccolta anche per evitare il ricatto delle grandi multinazionali e degli speculatori finanziari e commerciali che usano il ricatto insopportabile << O accetti il prezzo, o il prodotto puoi portartelo indietro!>>.

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