di Giusy Carbonaro
Carissimi,
il
libro che consiglio per questo mese è: L’EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE
di Valeria
Tron.
La
scoperta di una grande narratrice. Una voce limpida che guida alla sorgente
delle storie e le rende universali.
Valeria
Torn incanta con le sue parole che rivela la sensibilità meravigliosa e
l'umanità deliziosa dell'autrice. Il romanzo è un inno alla gioia che solo le
piccole cose sanno donare. Il paesino in cui è ambientato il romanzo ci dà
coscienza di tutto questo. E nella sua semplicità arriva dritto al cuore.
Una
storia che infonde tenerezza e commozione. Uno scrigno di insegnamenti condivisi
con grazia, le stesse dei luoghi descritti e dei personaggi, puri e autentici.
Un romanzo che insegna a riflettere sull’importanza delle persone e dei luoghi
che per noi sono stati “ casa ”. Quando ci sentiamo senza stimoli e statici la
cosa che ci può dare forza è quello di tornare indietro. Quei luoghi e le
persone che li hanno popolati e riempiti con la loro amorevole presenza, i profumi, i sapori, le canzoni e i colori che
hanno permeato i nostri giorni felici, ci fanno ritrovare noi stessi, ma possiamo
ritrovarli solo dopo esserci spogliati di una serie di orpelli e dopo aver
messo ordine nelle preziose stanze del cuore che custodiscono la nostra
memoria. Un libro che lascerà un segno.
Trama
Ogni
punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Per riconciliarsi con il mondo,
dopo una storia d'amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un
pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra
resistente dove si parla una lingua antica e poetica. È lì per rifugiarsi nel
respiro lungo della sua infanzia, negli odori familiari di bosco e legna che
arde, dipanare le matasse dei giorni e ricucirsi alla sua terra: 'fare la muta
al cuore', come scrive nelle lettere al figlio. Ad aspettarla, insieme a una
bufera di neve c'è Nanà, ultima custode
di casa, novant'anni portati con tenacia. Levì, l'altro anziano che ancora vive
lassù, è stato ricoverato in clinica dopo una brutta caduta. Isolate dal mondo
per quattordici giorni, nel solo spazio di quel piccolo orizzonte, le due donne
si prendono cura l'una dell'altra. Mentre Adelaide si adopera per essere utile
a Nanà e riportare a casa Levì, l'anziana si confida senza riserva,
permettendole di entrare nelle case vuote da tempo, e consegnandole la chiave
di una stanza intima e segreta che trabocca di scatole, libri ricuciti,
contenitori e valigie, in cui la donna ha stipato i ricordi di molte vite, tra
uomini, fiori, alberi e animali, acqua e tempo. Una biblioteca di esistenze, di
linguaggi, gesti e voci, dove ogni personaggio è sentimento, un modo di amare.
Fotografie, lettere, oggetti che sanno raccontare e cantare il tempo: di guerra
e povertà, amori coltivati in silenzio, regole e speranza, fatica e fantasia.
Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio. La
bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole.
Tuffarsi nella memoria significa avere il coraggio di inventare un altro finale
e vivere oltre il tempo che ci è stato concesso, per ritrovare il luogo intimo
di ognuno. La casa.

Valeria
Tron è illustratrice, mediatrice culturale, scrittrice e artigiana del legno.
Nata in Val Germanasca, dove vive per buona parte dell’anno, è stata finalista
al Premio Tenco. È considerata la “ voce ” della Val Germanasca, una delle
vallate occitane e valdesi del Piemonte. Nel 2022 è uscito il suo primo romanzo
L'equilibrio delle lucciole, edito da Salani.

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