di ARCI Foggia
Foggia, 10 febbraio 2022.
Il cambiamento climatico continua la sua inarrestabile corsa e il limite di 1,5°C è sempre più vicino. Continuando con le attuali politiche globali si avrà un aumento delle temperature fino a circa 2,7°C, di molto oltre gli obiettivi fissati negli Accordi di Parigi. Eppure, gli eventi catastrofici che già oggi viviamo dimostrano come ogni minimo ritardo nell'avviare un processo reale di transizione ecologica abbia effetti tangibili e drastici sulle vite di miliardi di esseri umani l’Unione Europea ha definito precisi obiettivi che l’Italia è vincolata a rispettare: riduzione del 55% delle emissioni di CO2 nel 2030 e la neutralità climatica nel 2050. Non possiamo perdere altro tempo. Il gas fossile non è l’unica opzione praticabile per affrontare il cambiamento climatico, quando in realtà è una risorsa altamente climalterante la cui dipendenza stiamo pagando a caro prezzo nelle nostre bollette. Oltre a rispolverare pericolose e velleitarie ricette come il nucleare. In questo contesto il MITE sta valutando interventi legati a 50 centrali a gas fossile per 20.000 MW di nuova potenza distribuita tra nuove realizzazioni e ampliamenti, un piano fatto di più di 115 interventi infrastrutturali del gas tra metanodotti, impianti di rigassificazione, impianti di stoccaggio, piattaforme di estrazione, e altre false soluzioni come il CCS (Carbon Capture and Storage- in pratica la cattura della CO2 emessa dalle centrali termiche, e il suo stoccaggio in un qualche deposito sotterraneo, come giacimenti di petrolio esauriti, è una sorta di Terminator energetico: tutte le volte che sembra morto, risalta fuori). Oltre a rispolverare pericolose e velleitarie ricette come il nucleare. Tra queste centrali c’è anche quella di Brindisi che prevede la sua trasformazione dal carbone a turbogas. Pretendiamo che il governo faccia la sua parte nel contrastare il cambiamento climatico definendo immediatamente un piano di uscita dal gas fossile e che quegli investimenti vengano direzionati sull’unica vera soluzione: le energie rinnovabili. La proposta vera di autoproduzione per autoconsumo meglio detto reddito energetico. Il Presidente Prof. Leonardo Antonio Soldo

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