di Gerardo Leone

Foggia, 2 ottobre 2014.
Il mondo politico locale, in queste ore si domanda, cosa potrebbe accadere sei i due gradi di giudizio, quello del TAR, prima e quello del Consiglio di Stato, poi, dovessero essere favorevole all’ex candidato sindaco del centrosinistra Augusto Marasco?
La domanda viene spontanea, conoscendo le potenzialità del legale di Marasco, quel Salvatore Di Pardo, noto come il legale che accetta solo gli incarichi che è sicuro di vincere.
«il 16 dicembre - spiega Di Pardo - i magistrati, se non vi saranno particolari esigenze di istruttoria, potrebbero già leggere il dispositivo di sentenza, ovvero dire se a Foggia si dovrà tornare a votare, come sosteniamo noi, oppure no».
Un terremoto annunciato, dove il centrodestra stenta a rimanere tranquillo, sapendo che una grossa mannaia e sospesa sul collo dell’amministrazione Landella.
E non è finita, vi sono anche le elezioni provinciali, che qualcuno già attribuisce al sindaco di Foggia in carica, la poltrona di Presidente e che se l’ipotesi, poi non tanto remota, dovesse dare ragione a Marasco, cadrebbe anche a Palazzo dogana il sindaco Presidente, come un disastro su di un altro.
Siamo disfattisti? Macchè stiamo solo analizzando situazioni, che incrociando le dita, potrebbero verificarsi. Anche questo è un motivo che il 12 ottobre potrebbe portare i sindaci e i consiglieri comunali a riflettere sul voto che sono chiamati a dare.

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