di P.C.
Foggia, 25 luglio 2012.
La Cisl di Foggia parteciperà all’iniziativa unitaria di mobilitazione sostegno dei lavoratori “esodati”, che si terrà a Roma il 26 luglio 2012 (ore 9,30, Piazza della Rotonda). Alla manifestazione nazionale parteciperà una delegazione della Cisl di Capitanata, rappresentativa delle categorie e dei lavoratori foggiani interessati. L’obiettivo è sollecitare il Parlamento ad apportare, in sede di conversione del Decreto legge (n° 95) ulteriori modifiche a favore di questi lavoratori rimasti senza stipendio e pensione, a seguito della riforma Fornero. I sindacati chiedono al Governo di avviare un confronto di merito per trovare una soluzione strutturale dell’intera vicenda. “Nonostante il Governo abbia finora eluso ogni richiesta di confronto sindacale, la costante mobilitazione unitaria dei mesi scorsi e le nostre iniziative in sede parlamentare – evidenzia la Cisl - hanno consentito di sensibilizzare l’attenzione dei partiti politici sul tema delle deroghe ai nuovi requisiti pensionistici imposti dalla riforma. Con il Decreto legge del 6 luglio 2012 (cosiddetto “decreto spending review”) è stata ulteriormente ampliata l’area dei lavoratori che hanno diritto ad accedere al pensionamento con i requisiti previgenti la riforma previdenziale”. Secondo la Cisl, “le nuove misure adottate nel provvedimento migliorano l’impianto esistente ma sono ancora insufficienti – rileva il sindacato - a salvaguardare la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici che rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione a seguito dell’innalzamento repentino dell’età pensionabile. In via più generale l’aver condizionato le nuove misure di salvaguardia al limite numerico delle 55.000 unità, perpetua un clima di generale incertezza fra i lavoratori coinvolti, mentre l’aver previsto ulteriori deroghe per i soli lavoratori destinatari di accordi collettivi di gestione delle eccedenze occupazionali siglati in sede Governativa entro il 31 dicembre 2011, discrimina di fatto i lavoratori beneficiari di accordi siglati a livello territoriale, generando ulteriori iniquità”. La Cisl evidenzia che “ancora una volta l’assenza del confronto con il sindacato ha provocato risultati solo parziali ed incapaci di risolvere i problemi generati da una riforma previdenziale che è intervenuta in modo iniquo e senza alcuna gradualità attuativa”. Per questi motivi l’azione della Cisl “proseguirà, sia in sede parlamentare, tramite il confronto con i partiti politici che sostengono il Governo al fine di migliorare le norme esistenti, sia mediante iniziative di mobilitazione unitarie, al fine di mantenere alta l’attenzione sul problema che interessa migliaia e migliaia di lavoratori italiani”.

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