di Redazuione
Foggia, 26 gennaio 2012.
Continua la patetica e solitaria corsa del sindaco Mongelli su “percorsi paralleli”alla reale situazione della città e della fallita azienda AMICA. Con l’aggravante di una città senza governo comunale e,quindi con poteri “podestarili “il sindaco Mongelli nomina,non si sa con quali istituti giuridici,dal momento in cui la gestione dell’Amica essendo in regime di fallimento è affidata ad una curatela nominata dal tribunale,nomina per il risanamento Amica un manager dal nome esotico,quanto inquietante,tale Raphael Rossi,imposto all’ubbidiente Mongelli,addirittura da quel Vendola,che pochi giorni orsono ha “spernacchiato”una intera città,chiudendo,di fatto, l’aeroporto “Gino Lisa”,con il taglio totale dei contributi regionali. E umanamente comprensibile che un sindaco politicamente isolato e criticato da tutte le altre istituzioni di riferimento,come la Prefettura,la Procura della Repubblica,la Corte dei Conti,il Tribunale fallimentare,l’Università degli Studi,voglia aggrapparsi a qualsiasi appiglio nel tentativo di salvare la faccia. Incomprensibile è,tuttavia,il fatto che si affermino falsità e menzogne sul curriculum di un soggetto,il cui unico merito,si fa per dire, è quello di essere amico e super raccomandato del “poeta” Vendola,se è vero,com’è vero,che ovunque abbia messo piedi sia stato esautorato dall’incarico,con mille polemiche e strascichi e comunque tutte riferibile a sue incapacità ed inefficienze gestionali. Intanto,come si apprende dalla stampa campana, non è vero che il Rossi abbia attivato la raccolta “porta a porta” al quartiere di Scampia perché il progetto fu cantierizzato dalla precedente giunta targata Iervolino,così come non è affatto vero,che il presunto manager vendoliano abbia ottenuto risultati positivi sul complesso della raccolta differenziata a Napoli,tant’è che nel novembre scorso,il commissario europeo IANEZ POTOCNIK ha rilanciato l’allarme rifiuti a Napoli e sottolineato come la promessa di De Magistris e Rossi,nonostante gli ingenti finanziamenti erogati prima direttamente dal Governo Berlusconi e successivamente dal ministro per l’Ambiente Prestigiacomo ,di portare la raccolta differenziata al 40% sia stata in maniera eclatante disattesa,facendo registrare percentuali addirittura inferiori a quelli prodotti dalla giunta Iervolino attestatisi intorno al 20%. Insomma se la percentuale di differenziata fatta registrare dal Rossi,nel corso della suo mandato,si è attestato,per sua esplicita ammissione al 16%,si può parlare di vero fallimento gestionale. Se il vice sindaco di Napoli,Sodano,afferma,poi,che i motivi dell’allontanamento di Raphael Rossi da Napoli,siano anche da imputare alla richiesta di un esoso stipendio mensile ed alle folle spese prodotte da costui in sei mesi per un ammontare di circa 150.000 euro,c’è da chiedersi che ne è della trasparenza ed onestà tanto declamata da Vendola e soprattutto con quali mezzi finanziari il sindaco Mongelli intende pagare il manager di sinistra italo-francese,visto che per l’approvazione del recente Piano di rientro comunale richiesto dalla E’ di tutta evidenza,che ,Raphael Rossi,non avendo alcun titolo giuridico per entrare nella complessa fase fallimentare di Amica, rappresenta il garante,il collante dell’accordo regione-comune per la gestione,post-fallimento, della prossima gara del servizio di igiene pubblica ,dove,vista la recente legge Monti,il privato avrà una presenza determinante nella gestione del ciclo completo dei rifiuti,indipendentemente dalla percentuale di quote possedute. Il grande pericolo,in questa delicata fase di transizione,è rappresentato,oltre che dall’ingerenza di eco-mafie,anche da cartelli di imprenditori edili locali,che assottigliatosi il mercato immobiliare tentano senza ,esperienza alcuna, la scalata all’affare immondizia in termini estremamente speculativi e non in funzione di un servizio migliore e più razionale:sono gli stessi che non ancora versano oneri di urbanizzazione milionari al comune. Sotto questo profilo la presenza in città di un soggetto,presentato come manager e scelto,non con selezione per curriculum,ma attraverso il più bieco metodo partitocratrico(appartiene al partito di Vendola e Mongelli)rappresenta un elemento inquietante di una vicenda sulla quale la magistratura dovrebbe indagare ,anche per fugare ogni dubbio sulla trasparenza e legittimità della prossima gara per l’affidamento del servizio di pulizia ed igienizzazione della città .

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