di Fisascat Cisl
Foggia, 6 novembre 2020.
“Ci sono migliaia di lavoratrici e lavoratori nella provincia di Foggia senza i quali ospedali, fabbriche, scuole e uffici pubblici sarebbero costretti a chiudere. Sono gli operatori delle attività di pulizie, di sanificazioni e dei servizi ausiliari. Bene, a questi lavoratori viene negato il rinnovo contrattuale da sette anni. E per questo il prossimo 13 novembre ci sarà lo sciopero nazionale del settore”. La denuncia è di Angelo Sgobbo, Segretario Generale della Fisascat di Foggia. “Parliamo di persone definite come eroi della pandemia ma alle quali si nega la dignità economica e il legittimo diritto di un contratto nazionale che tuteli lavoro e reddito. La polverizzazione, il precariato ed il sempre presente lavoro grigio e nero dei settori del terziario hanno dato il colpo di razia al territorio di Capitanata, già povero di opportunità occupazionali. I quasi 9000 addetti persi in Capitanata durante il periodo luglio-settembre, conseguenza di mancati rinnovi contrattuali, stagionalità e chiusure d’azienda, sono lo specchio di un lavoro poco efficiente delle parti chiamate in causa che non hanno saputo dare nel periodo di emergenza le adeguate risposte al territorio - prosegue Angelo Sgobbo - Settori come la ristorazione, il turismo, il commercio e l'intrattenimento, che sono il cardine dell'economia anche nella Daunia, sono stati tra quelli che hanno perso più lavoratori con cali di oltre il 14%, dato che corrisponde a migliaia di posti di lavoro in meno. Eppure non tutto è regredito negli ultimi mesi, perché le attività di pulizie, di sanificazioni e dei servizi ausiliari all'interno di luoghi pubblici e privati hanno avuto un incremento importante, sia in riferimento alle ore lavorate che in termini di occupazione. Per questo come Fisascat Cisl, assieme a Filcams Cgil e Uiltrasporti abbiamo dichiarato per il 13 novembre prossimo lo sciopero nazionale del settore pulizie e multiservizi. È ora di dire basta e di arrivare alla firma del contratto!”

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