di Gerardo Leone

Foggia, 25 settembre 2014.
A partire dallo scorso primo settembre è stata intensificata l’attività di prevenzione e repressione delle condotte difformi alle prescrizioni del codice della strada da parte della Polizia Municipale di Foggia. A tal fine sono stati programmati ed effettuati servizi di controllo del territorio finalizzati alla sicurezza della circolazione stradale mediante posti di blocco nelle vie e piazze cittadine, nonché interventi volti ad arginare il fenomeno della cosiddetta sosta selvaggia, anche utilizzando il sistema “street control” ed al rilevamento rilevazione delle infrazioni relative al superamento dei limiti di velocità. In esito ai controlli effettuati sono state rilevate 1984 infrazioni, delle quali 845 mediante “autovelox” in area urbana ed extraurbana. Molte delle infrazioni rilevate rivestono carattere di particolare gravità in quanto le relative condotte costituiscono fonte di pericolo per l’incolumità dei conducenti stessi, dei passeggeri ma, soprattutto, dei pedoni e degli occupanti di veicoli di terzi.
Fin qui la nota dell’Amministrazione comunale, ma non dice che il controllo mediante autovelox avviene “nascondendo” le auto rilevatrice, poste sui marciapiedi dei viali, come Via Manfredonia, o parcheggiando tra le auto che sostano ai lati, mimitizzandosi, e non è finita si sono finanche inventati cartelli stradali di pericolo, non appropriati, di “cunetto o dosso” e sotto un limite di velocità a dir poco ridicolo (30 Km orari dicasi 30) che intralciano il traffico sui viali a tre corsie.
845 rilevati dall’auto velox, che vanno ancor di più a mortificare, quegli automobilisti, che semmai hanno sforati di pochi km/ora, la cui sanzione (pesante) mette in difficoltà quelle famiglie che devono fare salti mortali per mettere il…piatto a tavola, ma che importa l’importante fare cassa per l’amministrazione Landella.
Bravo Sindaco…provvedimenti che ti fanno onore!
Possiamo comprendere tutti quei provvedimenti che mettono in pericolo la incolumità della gente, ma esagerare poi rende ridicoli.

|