di Piero Ferrante

Bari, 14 ottobre 2013.
Il principio di legalità è diventato il saper vivere delle persone che condividono spazi, città, luoghi di lavoro. E’ diventato la risposta della società civile che ha deciso di reagire, di farsi sentire. È da qui allora che vogliamo partire e ripartire. La letteratura, la fotografia, la musica, il teatro ci aiuteranno in questo viaggio che vuol essere grido, ma anche confronto fra coloro che hanno fatto dell’antimafia sociale la loro vita. Teresa Ludovico(direttrice artistica Teatro Kismet OperA)
I luoghi della legalità. Spazi fisici e di pensiero per praticare l'antimafia sociale Ogni luogo simbolo della violenza mafiosa può essere liberato attraverso la trasformazione di ville, terreni, appartamenti, un tempo corrosi dal denaro ricavato in modo illecito, in strumento di partecipazione e di inclusione sociale. Ma non basta. I beni confiscati vanno difesi e protetti perché simbolo di una comunità finalmente libera, un compito che non può spettare solo a pochi eletti, agli addetti ai lavori o a eroi solitari. La legalità è uno strumento ma la meta è la giustizia sociale. Alessandro Cobianchi (referente Libera Puglia)

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