Cari amici e amiche,
il viaggio alla ricerca di fantasmi continua.
Seguitemi.
Il castello di Quart, una località in provincia di
Aosta, è famoso nella zona per essere infestata da spettri e fantasmi, in virtù
di un passato ricco di avvistamenti che senza dubbio hanno lasciato un segno
indelebile, come quello accaduto nel 1971. Un episodio inquietante che balzò
all’onore delle cronache suscitando l’interesse dei cosiddetti cacciatori di
fantasmi e che avvenne in un caldo pomeriggio di luglio di quell’anno. Capitò,
infatti, che alcuni visitatori che si apprestavano a guardare i resti del
cosiddetto salone dei raduni, udirono, come per incanto, un rumore di passi
strascicati e lo sbattere di porte. Alcuni sostennero di essere, addirittura,
stati sfiorati da mani invisibili e anche di aver sentito sulla pelle una
gelida corrente d’aria che improvvisamente aleggiò nel locale stesso. E come se
ciò non bastasse, vi fu un’apparizione fulminea, incredibile, quella di una
donna bellissima dalla chioma color mogano che si aggirava tra le ombre
danzanti, sparendo all’improvviso nel nulla, dopo essersi soffermata dinanzi ad
uno di loro guardandolo con occhi crudeli quasi volesse fulminarlo. Così,
almeno, dissero quei visitatori che si erano trovati, loro malgrado, ad
assistere alla sconcertante scena. In seguito, si venne a sapere che nel 1500
un magistrato aveva ingiustamente trascinato in tribunale e fatto condannare
una nobildonna, poi morta di dolore in uno squallido carcere dopo aver
maledetto il suo infame persecutore.
di Emy Dell'Aquila |