Manfredonia, 20 febbraio 2019.
Saranno ospitate nelle ex fabbriche del convento di San Francesco le originali e stupefacenti opere dell’ingegno di Antonio Olivieri. Le creazioni meccaniche del settantatreenne fabbro meccanico in pensione sono state ideate e realizzate, nel tempo libero, sin dal 1972, a dimostrazione di una enorme passione che si alimenta da tempo e di una altrettanto considerevole abilità pratica. L’eclettico e fantasioso Tonino Olivieri è una sorta di artista, più precisamente è un inventore di strumenti e meccanismi che si diletta ad assemblare, coltivando la propria passione e vivendo il mondo attorno a sè come possibile serbatoio di tali esperienze artistiche: ogni oggetto può divenire materia da lavorare per creare una nuova opera. E’ stato ospite a: ‘Mattina in famiglia’, condotto da Paolo Perego e Cecchi Paone; ‘Scommettiamo che’, condotto da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci; ‘Buona domenica’, condotto da Paola Barale e Maurizio Costanzo; ‘I fatti vostri’, per sei volte, con Adriana Volpe e Giancarlo Magalli. “Pubblicizzando sempre il nome della città di Manfredonia”, ammette con orgoglio sipontino. Tonino realizza le proprie creazioni un po’ con tutto, conferendo dignità anche all’oggetto più misero e insignificante. Un po’ come succede per gli anziani nella nostra società: nessuno li vuole, anche se hanno tanto da raccontarci. ‘Creazioni meccaniche in movimento’ è il nome dell’esposizione di sculture artigianali che si inaugurerà domani, giovedì 21 febbraio 2019. Le realizzazioni che saranno ospitate nelle ex fabbriche di San Francesco sono otto, con due di esse che quasi sfiorano le volte della sala adibita all’uopo, vista l’altezza di ben quattro metri e mezzo. Ogni scultura è stata realizzata con ferro di poco valore, lavorato a mano. E, nella lavorazione, Tonino Olivieri ha dalla sua l’abilità maturata nel corso della propria lunga esperienza da fabbro, basti pensare che l’inferriata che contorna il fossato del castello svevo-angioino di Manfredonia è stata realizzata proprio da lui, unita all’infinita passione che lo accompagna nell’ideazione e nella successiva realizzazione delle macchine.
di Matteo Fidanza |