Stampa la Notizia

   

Bruno Longo sulla vicenda dei 24 licenziati
Interpella in sindaco Landella per sapere di chi le responsabilità di tali improvvidi atti

 

Foggia, 4 marzo 2017.

Riportiamo per intera la interpellanza del Consigliere de La Destra, Bruno Longo, sui 24 licenziamenti, partiti lo scorso agosto, alla luce degli eventi giudiziari emersi, nella quale si chiede al Sindaco di Foggia Landella e al Presidente del Consiglio comunale, Miranda, cosa intende fare l’Amministrazione rispetto alla intera vicenda da un punto di vista politico-amministrativo e quali provvedimenti  si intendono adottare nei confronti di chi ha commesso errori ed omissioni, tali da esporre l’Amministrazione al pubblico ludibrio per inefficienza ed inefficacia?

Ecco il testo dell'Interpellanza:

Ill.mo sign. Presidente del Consiglio comunale Luigi Miranda
                                                                                                     
Ill.Mo Sign. Sindaco Franco landella
                                                                                                        


Oggetto: Interpellanza urgente con risposta in Aula,circa le gravose conseguenze a carico dell’Ente
               Comune per l’improvvido licenziamento di circa  24 dipendenti comunali del settore
               Annonario e della Protezione Civile.


Il sottoscritto consigliere comunale a norma di legge,di Statuto e di regolamento ,

premesso che :

-A seguito di denuncia ai Carabinieri del consigliere comunale Giuseppe Mainiero,venivano arrestati e poi licenziati  senza preavviso circa 24 dipendenti comunali con l’accusa di avere
attestato falsamente la propria presenza in servizio mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza ;

-nei giorni seguenti ai preoccupanti eventi,vista la gravità e la delicatezza dell’intera vicenda,dove al danno ricevuto dall’Ente si contrapponeva la difficile scelta, ope legis, di licenziare circa 24 persone mono-reddito e molti già in precaria situazione socio-economica,il sottoscritto ,insieme ad altri consiglieri comunali ,aveva suggerito ( in Aula,in Commissione,nelle riunioni politico-istituzionali,) all’Amministrazione ed alla dirigenza cautela e senso di responsabilità,adottando provvedimenti intermedi al licenziamento,in attesa che la magistratura ultimasse il suo corso ed avere così certezza decisoria;

-purtroppo lo spirito giustizialista di alcuni e la voglia di presentarsi alla pubblica opinione di altri come una sorta di paladino della giustizia (salvo,come affermato da alcuni indagati e licenziati ,essere contattati in privato per ricevere scuse e per scaricare ad altri le responsabilità degli accadimenti) crearono un clima ostile a qualsiasi intermediazione e a qualsiasi altro atteggiamento cauto ed oculato a tutela delle persone e dell’Amministrazione ,cosicché  dall’ agosto 2016 partirono in diverse fasi i licenziamenti senza preavviso ai suddetti 24 dipendenti comunali;

-a conferma del clima particolarmente infuocato,ma anche superficiale del periodo,si arrivò addirittura in Aula a discutere di un emendamento al bilancio di previsione,secondo il quale, prima ancora che avvenissero i licenziamenti,i fondi rivenienti dagli stipendi  non retribuiti dei 24 indagati dovessero essere destinati ad altri scopi istituzionali,a testimonianza della grande confusione che regnava sui tristi avvenimenti : avvenimenti che avrebbero certamente meritato più attenzione politica e meno strumentalizzazioni e personalismi da più parti;

-come ovvio attendersi tutti i dipendenti comunali licenziati senza preavviso,opposero ricorso avverso il provvedimento amministrativo per vedersi riconosciuto il diritto alla reintegra del posto di lavoro ;

- a scioglimento della riserva formulata all’udienza del 9 febbraio 2017 nel procedimento promosso il giorno 6 dicembre 2016 da Pilla Francesco nei confronti del Comune di Foggia,il Tribunale di Foggia,con atto di  Accoglimento totale n. 7569/2017
- del 23.02.2017 :
- dichiara la nullità del licenziamento del suddetto;
- Condanna il Comune resistente alla reintegra del dipendente licenziato e la pagamento in suo favore delle retribuzioni globali di fatto maturate dal lavoratore dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegra,oltre al versamento,per il medesimo periodo,dei contributi previdenziali e assistenziali ;

- avendo tutti gli altri dipendenti comunali licenziati,de quo, eccepito ,in analogo giudizio , gli stessi errori di forma e di sostanza riconosciuti dal Tribunale di Foggia a carico del Comune di Foggia nei confronti del Pilla, è prevedibile attendersi a breve la reintegra di tutti sul posto di lavoro e per tutti la liquidazione dei maggiori oneri rivenienti dalle retribuzioni globali maturate oltre oneri
 accessori ;

- il giudice del tribunale di Foggia,tra l’altro,rileva nel comportamento dell’Amministrazione comunale  ,superficialità,contraddizioni e il non rispetto della norma in tema di imparzialità di giudizio di un organo disciplinare comunale,che doveva essere e non lo è stato,necessariamente collegiale e non monocratico : testuale pag 2 e 3 della sentenza :

…..Anzi a pagina 4 della memoria difensiva,il Comune resistente ha esposto che il procedimento disciplinare si è svolto sin dalla sua apertura nel rispetto della composizione collegiale prevista dalla delibera di G.C. n. 27 del 24.04.2014,indicando a supporto tuttavia soltanto i verbali di audizioni del 06.o7.2016 e di adozione della sanzione del 20.07 2016.
   
   All’udienza del 26 gennaio 2017,questo giudicante ha chiesto alla difesa del Comune resistente(avv. Domenico Dragonetti e  avv. Antonio Puzio)di produrre il verbale di insediamento dell’UPD del 16.05.2016 cui viene fatto espresso riferimento nella contestazione disciplinare del 07.06.2016.
All’udienza del 9  febbraio 2017 l’Ente convenuto ha ottemperato a tale richiesta depositando un documento( privo di numero di protocollo anche solo interno)dal quale non si evince,in primo luogo,la composizione dei diversi collegi chiamati a procedere nei confronti dei singoli dipendenti comunali coinvolti nella vicenda e,in secondo luogo,la determinazione dell’insediato collegio di elevare le singole contestazioni disciplinari.

- in definitiva,l’Ente sia in fase istruttoria dell’UPD,che in quella processuale,per fretta o per superficialità ha commesso tutta una serie di errori banali ,divenuti poi sostanza, in grado di determinare una sconfitta secca in giudizio,che certamente non soddisfa  il criterio della buona amministrazione,che impone invece  di agire come buon padre di famiglia rispetto al bene pubblico gestito e rispetto alla dignità delle persone;

 Interpella

la s.v. per sapere:

-alla luce degli eventi giudiziari emersi,cosa intende fare l’Amministrazione rispetto alla intera vicenda da un punto di vista politico-amministrativo;

-qualora l’Amministrazione intendesse proseguire in ulteriore grado di giudizio,visto l’impianto difensivo ormai compromesso,a chi attribuire le eventuali spese di giudizio e le eventuali spese per risarcimenti danni vantabili dalle parti lese;

-quali provvedimenti sono stati adottati o si intendono adottare nei confronti di chi ha commesso errori ed omissioni,tali da esporre l’Amministrazione al pubblico ludibrio per inefficienza ed inefficacia,nonché per aver esposto l’amministrazione comunale al pagamento di spese processuali ed eventuali danni da risarcimento,premesso che sarebbe ingiusto che errori politico-amministrativi debbano essere pagati dai cittadini e non da chi ha  agito con scarsa diligenza e molta presunzione:

Il consigliere comunale            
Bruno Longo

di Gerardo Leone

 

 

Il primo quotidiano di informazione on line di Capitanata.
Stampa Sud: Reg. Trib.di Foggia - R.P. 7/74. Tutti i Diritti Riservati
Direzione e Redazione: Via Luigi Rovelli, 41 - 71100 Foggia. Tel e Fax +39.0881.744812