Foggia, 17 novembre 2016.
Oggi 17 novembre noi studenti di Foggia e di tutta Italia siamo scesi in piazza con l’Unione degli Studenti Foggia e Link Foggia, unite in Rete della Conoscenza per riprendere parola e rivendicare i nostri diritti alla luce delle problematiche che abbiamo riscontrato nell'ambito dei luoghi della formazione. Le tematiche della manifestazione di sono concentrate soprattutto sull'edilizia, sui trasporti, l'alternativa scuola-lavoro, il referendum costituzionale e l'antifascismo: tutte minacce al diritto allo studio, fortemente compromesso. “Siamo scesi in piazza perchè siamo stanchi di vedere gli studenti e i cittadini messi nelle condizioni di non poter usufruire dei servizi elementari” dichiara Sara Nazzaro, responsabile dell’organizzazione dell’Unione degli Studenti Foggia, “vogliamo che i saperi siano accessibili a tutte e tutti”. La situazione edile di Foggia e della provincia è emergenziale in quanto gli studenti spesso si ritrovano a frequentare strutture insicure o addirittura inagibili, come nel caso del liceo Carolina Poerio o della sete distaccata del Lanza di Bovino. Il mese scorso la Provincia ha finalmente sbloccato i finanziamenti investiti a marzo del 2014 per l'edilizia scolastica. “Nonostante qualcosa sembri essersi mosso in questo senso sono necessari interventi sedie e strutturali, come dimostra per esempio la caduta di una bastone della tenda sulla testa di una ragazza avvenuta ieri. Siamo stanchi di edifici scolastici che crollano su se stessi, vogliamo scuole più sicure e a misura di studente”, dichiara Stefano Infante, coordinatore dell’Unione degli Studenti Foggia. Spesso le strutture scolastiche sono difficilmente raggiungibili a causa dell'insufficienza di mezzi e orari per i pendolari che devono necessariamente raggiungere Foggia e che non posso per questo partecipare alle vita cittadina e studentesca. "A Foggia è necessario parlare di diritto allo studio, infatti non esiste e non è mai esistito il comodato d'uso sui libri di testo ed il tasso di dispersione scolastica a Foggia ha raddoppiato quello nazionale . È necessario abbattere i vincoli di natura sociale ed economica che impediscono la liberazione dei saperi" dichiara Mario De Santis dell’Unione degli Studenti Foggia. Inoltre la scuola offre un percorso di alternanza affatto formativo e spesso lontano dalla scelta del nostro corso di studi: addirittura quest'anno il MIUR ha stretto degli accordi con delle multinazionali come il Mc Donald's e Zara che non si interessano minimamente alla nostra formazione bensì cercano solo di ricavare forza-lavoro in maniera gratuita e sfruttando studenti e studentesse. Noi non siamo disposti a sottostare alla retorica del cambiamento, specie se essa è contraddetta dai fatti stessi: per questo ci schieriamo per il NO alla riforma Renzi-Boschi, che tramite un falso mito di innovazione non fa altro che escludere i territori gia sfruttati e ridurre gli spazi di democrazia e partecipazione popolare. La tematica dell'antifascismo è molto sentita nelle scuole e negli ambienti sociali. Noi lottiamo quindi contro la violenza, le mafie, il sessismo che sono ugualmente, in quanto forme di repressione, dei fascismi. Anche gli universitari di Link Foggia sono scesi in piazza: “Rivendichiamo una legge di iniziativa popolare sul diritto allo studio che permetta a tutti/e di accedere alle università, che sta diventando sempre più un lusso che spetta a pochi”, dichiara Giada Galasso di Link Foggia. Gli studenti e le studentesse di Foggia non si fermeranno, e continueranno a chiedere saperi liberi e istruzione gratuita. Nei luoghi della formazione e in città c'è bisogno di spazi di partecipazione e protagonismo, che saranno conquistati passo dopo passo con un lavoro costante di vertenzialità dal basso. Unione degli Studenti Foggia
di Gerardo Leone |