Bari, 8 settembre 2016.
“Ci hanno fatto credere che realtà come l’Ilva a Taranto o l’Enel di Cerano siano indispensabili per il nostro territorio, che non se ne possa fare a meno. Non è vero. Andare oltre gli ecomostri, tutelando i posti di lavoro e la vita dei nostri cittadini non solo è possibile ma è già una realtà in altre parti del mondo. E sono proprio i protagonisti di queste riconversioni che avremo l’onore di ospitare nel corso del nostro convegno del 18 settembre presso la Fiera del Levante, il primo evento della campagna che lanciamo oggi che abbiamo chiamato “Riconvertire si può”” così la consigliera M5S Antonella Laricchia ha aperto la conferenza stampa odierna per presentare la campagna a favore della riconversione delle aree inquinate di Taranto e Brindisi. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il consigliere tarantino Marco Galante e il consigliere brindisino Gianluca Bozzetti, che hanno spiegato come il bilancio tra danni causati e benefici generati dai due colossi industriali, sia estremamente sfavorevole per i territori sia in termini di posti di lavoro creati (l’inquinamento ha infatti ucciso tutte le attività millenarie come allevamento, pesca, mitilicoltura o turismo) che, in termini di indotto economico “si pensi - ha detto Galante - che per tenere in piedi l’ILVA, una azienda che opera in un mercato come quello dell’acciaio ormai saturo, ci sono voluti 11 decreti SalvaIlva e che ancora oggi l’azienda è indebitata per miliardi di euro con diversi istituti bancari e forse è proprio per non arrecare un danno a queste banche che il governo continua a tenerla in vita.” Gli fa eco Bozzetti: “se per Taranto c’è stato finalmente l’arrivo della magistratura, per Brindisi questo ancora non è avvenuto nonostante i dati ufficiali parlino chiaro: di inquinamento a Brindisi si sta morendo.” “L’evento del 18 - proseguono i pentastellati - sarà solo il primo passo verso lo sviluppo di un progetto di riconversione che il M5S Puglia realizzerà insieme ai cittadini e che porteremo nelle istituzioni per provare a garantire un nuovo futuro alle realtà pugliesi più inquinate. Chi pensa di risolvere i problemi di Taranto “decarbonizzando” cerca solo un compromesso per tenere in piedi l’Ilva ben sapendo che decarbonizzare significherebbe continuare a dipendere da fonti fossili e non solo: continuerebbe a rendere il nostro Paese dipendente da una fonte di energia proveniente da un paese straniero quando l’obiettivo da perseguire dovrebbe essere l’indipendenza energetica.” Alla conferenza del 18 settembre presso lo stand della Regione Puglia in Fiera del Levante, interverranno personalità internazionali importanti come Asier Abaunza assessore all’urbanistica della città di Bilbao in Spagna, Maciej Filipowicz del Lodz architectural bureau in Polonia e certamente un esponente dell’ambasciata di Germania con ogni probabilità Irmgard Maria Fellner, ministro plenipotenziario e vice capo missione dell'ambasciata o un suo delegato. “La presenza di queste personalità è frutto di un lavoro di contatto con ambasciate e consolati durato mesi e crediamo sia un onore per noi e per tutti i pugliesi avere la possibilità di ospitarli nella nostra regione. Il giorno precedente all’incontro li porteremo direttamente a Taranto e Brindisi perchè possano sia vedere con i loro occhi le bellezze delle due città pugliesi purtroppo offuscate dalla presenza dei due ecomostri”.
di Redazione |