Foggia, 10 febbraio 2016.
La Piccola compagnia impertinente di Foggia si prepara ad accogliere sul palco di via Castiglione 49 uno spettacolo di respiro internazionale, un recital di “corti” teatrali fra mimo e danza. E’ lo spettacolo "Dimmi la verità e altre storie" della compagnia Mangano-Massip, duo mimico impegnato in un tour lunghissimo che ha portato loro anche Oltreoceano. In scena, i prossimi sabato e domenica 20 e 21 febbraio (ingresso ore 20.30, sipario ore 21), gli artisti Pierre Massip e Sara Mangano, vincitori di numerosissimi premi, riconoscimenti e attestazioni di successo. “Con questo spettacolo vogliamo dare continuità al percorso scelto e intrapreso lo scorso anno dalla ‘Pci’”, spiega il direttore artistico della compagnia Pierluigi Bevilacqua. “Ogni anno ci impegniamo per ospitare a Foggia, nella nostra struttura, uno spettacolo di respiro e calibro internazionale. Uno spettacolo dal linguaggio universale - quello del corpo mimico, linguaggio teatrale per eccellenza - che supera l'ostacolo della lingua e arriva a tutti gli spettatori, indistintamente. Siamo felici e orgogliosi che due artisti del calibro di Pierre Massip e Sara Mangano abbiano accettato anche la nostra proposta di workshop dedicata agli allievi PCI, per un lavoro sull'espressione corporea e il linguaggio mimico. Un ulteriore motivo di orgoglio per uno spazio che è pronto ad aprirsi a collaborazioni ampie, mettendosi in discussione sia sullo stile che sulla forma delle produzioni teatrali”. LO SPETTACOLO | "Dimmi la verità e altre storie" andrà in scena i prossimi 20 e 21 febbraio sul palco del Piccolo teatro impertinente di via Castiglione, 49. Lo spettacolo è liberamente ispirato a due poemi di Jacques Prevert - “Rue de Seine” e “Déjeuneur du matin” - trasformati in un duetto originalissimo e diretto, che ci parla di un rapporto di coppia senza parole né gesti teneri, un rapporto definito dal mutismo e dalla non-comunicazione. Ognuno è al suo posto e mantiene ben saldo il suo ruolo: la vittima e il boia, ma chi è l’uno e chi l’altro? La sofferenza è presente, densa, quasi palpabile; invade lo spazio e lo rende sensibile, vibrante al più piccolo movimento dei due personaggi che si confondono nell’impossibilità di partire o di restare. Atroce dilemma della vita.
di Redazione |