Bari, 14 settembre 2015.
Non è bastata un’estate per fermare il movimento studentesco che, per tutta la durata dello scorso anno, ha attraversato le scuole e le piazze nell’opposizione alla Buona Scuola. Nonostante la riforma sia stata approvata proprio durante i mesi estivi, oggi, già dal primo giorno di scuola, gli studenti e le studentesse sono tornati nelle classi con la forza e la carica di chi non si arrende ad una prospettiva di privatizzazione e smantellamento della scuola pubblica costruita tutta nei palazzi del potere ma rifiutata dal Paese. In tutta la Puglia, come Unione degli Studenti abbiamo organizzato azioni davanti alle scuole, esponendo striscioni e cartelli che ribadivano il “divieto d’accesso” alla Buona Scuola, ai finanziamenti privati e ai presidi manager, rivendicando invece l’accesso libero ad una scuola pubblica e democratica. “Ogni scuola sarà una barricata: continueremo a opporci con forza alla messa in atto della Buona Scuola, scuola per scuola e città per città.” dichiara Nicolò Ceci, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Puglia “Ad oggi però il boicottaggio della riforma non è sufficiente: per questo già dal 9 ottobre, prima data di mobilitazione studentesca, rivendicheremo con forza il finanziamento alla Legge Regionale per il Diritto allo Studio, richiedendo lo sforamento del Patto di Stabilità. In una regione in cui la dispersione scolastica supera il 20%, il diritto allo studio deve essere una priorità riconosciuta anche sul piano economico”.
di Redazione |