Roma, 19 maggio 2015.
“E' singolare e contraddittorio che proprio i Paesi europei che non vogliono la redistribuzione dei migranti attraverso il sistema delle quote stiano partecipando alla stesura del testo da portare alle Nazioni Unite per una risoluzione sull'emergenza. Non si puo’pensare ad azioni mirate, rispetto alle quali c'e’ un lavoro coordinato di tutti gli Stati e, al tempo stesso, non volersi assumere responsabilita’”. Lo ha detto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, in un’intervista a Radio Radicale.
“Il problema e’ che molti governi Ue sono piu’ preoccupati dalle reazioni dei propri cittadini piuttosto che dalla necessità di stare in un contesto molto piu’ ampio in cui prima degli interessi di Inghilterra, Francia, Spagna, Italia vengono gli interessi dell'Ue. Credo, comunque, che alcuni posizionamenti delle ultime ore siano dovuti al fatto che il Consiglio Ue, luogo in cui le quote saranno autorizzate, non si sia ancora svolto. E' un modo per tenere alta l'asticella, per trattare. Mi auguro che, alla fine, prevalga il senso di responsabilita’ di tutti. D'altra parte non vedo alternative: appartenere all'Unione europea significa avere oneri ed onori” ha concluso Bordo.
di Karia Ancona |