Lucera, 11 aprile 2015.
Si è respirata un’atmosfera piacevole a Palazzo D’Auria Secondo che venerdì 10 aprile ha ospitato un doppio appuntamento. Si è partiti alle 19.00 con l’evento “Una sintesi fra tradizione e cultura contemporanea”, che rientra nel progetto locale “Le locande dei Monti Dauni” e mira a recuperare la dimensione tradizionale, sociale e culturale dell'enogastronomia pugliese e dei Monti Dauni, dall’ospitalità all'accoglienza fino alla qualità del cibo. A guidare i presenti alla scoperta dell’enogastronomia del territorio è stato il sommelier professionista Franco Petrone. “Dobbiamo capire cosa mangiamo e cosa beviamo; non siamo più abituati a memorizzare le sensazioni”, ha affermato Petrone che ha invitato i presenti a “risvegliare” i sensi, partendo dall’analisi visiva e olfattiva del vino e del cibo. “Bisogna fare cultura in enogastronomia, ha sottolineato il sommelier, e usare nomi e aggettivi appropriati per le diverse sensazioni”. Come ad esempio, franco, netto e prevalente riferendosi ai profumi. Al momento formativo ha fatto seguito la degustazione: orecchiette di grano arso (del pastificio ‘Arte e Sapori’ di Cerignola grazie alla collaborazione con il GAL Partner Piana del Tavoliere) con ricotta dura e pomodorino; mozzarella di bufala campana di Manfredonia (de ‘La Sipontina’ grazie alla collaborazione dei presidi di produttori del Gal Partner Daunofantino). Il tutto accompagnato da vini locali a base di bombino bianco e nero di troia. L’evento si è concluso con il concerto di Giorgio Conte - Cascina Piovanotto Tour. Ed è vero che chiamarlo concerto sarebbe riduttivo perché si è trattato di un evento unico, all’interno del quale si sono fuse musica, poesia, ironia. Il cantautore, sapientemente accompagnato da Bati Bertolio, versatile e abilissimo con tutti gli strumenti (fisarmonica, pianoforte, Hammond e vibrando neon) e Alberto Parone, attento e preciso (batteria e basso Palazzo D’Auria Secondo vocale), ha interpretato un mix di canzoni dell’ultimo album “Giorgio Conte 2014 cascina Piovanotto”.
di Danila Paradiso |