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Avviata la riscossione della prima rata IMU
Scade il 18 giugno prossimo. Una tassa comunale non...vera.

 

Foggia, 4 giugno 2012.

“I Comuni sono costretti a richiedere ai propri cittadini un’imposta di molto superiore alla vecchia ICI, per sostenere il deficit pubblico in generale e senza che ciò comporti un centesimo in più per le proprie risorse”. E’ un passaggio della lettera del sindaco Gianni Mongelli e del presidente nazionale dell’ANCI Graziano Delrio indirizzata ai cittadini che in questi giorni riceveranno dalla società concessionaria AIPA le cartelle per il pagamento della prima rata dell’IMU in scadenza il 18 giugno.

Il Comune di Foggia ha predisposta una specifica sezione del proprio portale internet (http://www.comune.foggia.it/default.aspx?Id=1916) per fornire le principali informazioni sull’imposta introdotta dal Governo Monti, ottenere la visura catastale degli immobili, calcolare l’imposta e stampare il modello F24 per pagarla.
Le aliquote applicate sono quelle previste dalla legge istitutiva dell’imposta:
- prima casa: 4 per mille (con detrazione di 200 euro e di 50 euro per ciascun figlio convivente di età inferiore a 26 anni fino al massimo di 400 euro);
- seconda casa e altri fabbricati: 7,6 per mille (con abbattimento del 50% della base imponibile per i fabbricati storici e del 50% dell’imposta per gli immobili inabitabili o inagibili, previa attestazione del proprietario e verifica da parte del Comune);
- fabbricati rurali ad uso strumentale: 2 per mille;
- terreni agricoli e aree edificabili: 7,6 per mille (con detrazioni per i terreni agricoli condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali).
L’IMU sulla prima casa può essere pagata in 2 rate (scadenze: 18 giugno e 17 dicembre) o 3 rate (scadenze: 18 giugno, 17 settembre e 17 dicembre); per gli altri immobili e fabbricati esclusivamente in 2 rate.
Informazioni tecniche saranno fornite anche dall’AIPA con una nota inviata a tutti i contribuenti.

“L’imposta municipale unica (IMU) sostituisce la vecchia imposta sugli immobili e vale più del doppio della vecchia ICI – si legge nella lettera di Mongelli e Delrio – La nuova imposta è però “municipale” solo nel nome, perché – nonostante gli aumenti – non porterà risorse aggiuntive nel bilancio del Tuo comune, anzi i Comuni, tenuto conto dei tagli alle risorse, avranno nel loro bilancio solo il 73% del gettito della vecchia ICI, nonostante il prelievo immobiliare ammonti ad oltre il doppio (il 133% rispetto all’ICI 2011).
Oltretutto, i Governi attuale e precedente hanno deciso ulteriori tagli ai bilanci dei Comuni che nel solo 2012 è pari ad una riduzione del 18% delle risorse trasferite. Di fatto, tutti i Comuni italiani, a seguito di questa macchinosa previsione si trovano ad affrontare una situazione di estrema difficoltà: lo Stato con quest’ultima manovra sull’IMU ha reso ancora più precari i bilanci locali e con essi la possibilità di continuare ad erogare servizi essenziali alla cittadinanza.
Siamo consapevoli della grave crisi che il Paese sta attraversando, non vogliamo sfuggire alle nostre
responsabilità, né scaricarle su altri. Tuttavia, i Comuni italiani, diversamente da altre pubbliche amministrazioni, hanno già dato un grande apporto al contenimento del debito, risultando negli ultimi dieci anni il settore pubblico più efficiente e meno “sprecone”.
Molti Comuni di fronte alla gravità della penuria di risorse dovranno ricorrere all’unico strumento a disposizione, la revisione delle aliquote dell’IMU. Gli aumenti che in queste settimane sono in discussione presso molte Amministrazioni locali sono il risultato delle scelte governative che si sono aggiunte ai vincoli sui pagamenti e sull’assunzione di mutui per investimenti, impedendo la ripresa delle economie locali senza riguardo per la situazione effettiva del bilancio di ciascun Comune.
I Comuni che saranno costretti a dar corso ad ulteriori aumenti del prelievo fiscale, secondo principi di equità e di proporzionalità, lo faranno per sostenere servizi pubblici essenziali nella vita delle comunità locali, dagli asili nido alle scuole materne, dalle mense scolastiche ai trasporti pubblici, ai servizi per anziani.
È ora che il Governo si renda conto – concludono il sindaco di Foggia e il presidente dell’ANCI – che la ripresa economica dell’Italia passa per la vicinanza dei Comuni italiani con i problemi dei cittadini e per la loro capacità di fare investimenti utili per le comunità che amministrano”.

 

di G.d.B.

 

 

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