Foggia, 17 maggio 2012.
“La Croce Rossa Italiana (CRI) non rispetta l’accordo sindacale del 27 febbraio 2012, siglato in presenza della Prefettura e dell’Assessorato al Lavoro Regionale, con il quale si era impegnata a reintegrare nella gestione del CARA di Borgo Mezzanone i lavoratori rivenienti dalla precedente gestione del servizio”. Lo ha denunciato il segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, Leonardo Piacquaddio, nel corso della manifestazione dei lavoratori, tenutasi davanti all’Ufficio Territoriale del Governo di Foggia, a cui è intervenuta anche l’Assessore Regionale del Welfare della Puglia, Elena Gentile.
L’iniziativa sindacale si è resa necessaria dopo che, lo scorso 11 maggio 2012, la CRI ha nuovamente disertato l’incontro presso la Task Force Regionale per l’Occupazione, inviando una missiva, a firma del responsabile nazionale, con la quale ha chiesto un’ulteriore sospensiva nel perfezionamento dell’accordo sottoscritto sino al 30 giugno 2012, data in cui il Governo dovrebbe adottare il decreto legislativo, con il quale la CRI dovrebbe essere trasformata da Ente Pubblico non economico in altro soggetto giuridico di diritto privato.
“Le inadempienze e le scorrettezze che la CRI sta perpetrando con il proprio atteggiamento hanno il solo scopo – afferma Piacquaddio – di dilatare ulteriormente i tempi per non adempiere agli impegni sottoscritti nell’accordo del 27 febbraio 2012. Un comportamento che sta causando forte in disagio economico alle 70 unità, con l’amara delusione di non poter soddisfare le esigenze di vita e la dignità di ciascuno di loro. È giusto ricordare - continua il sindacalista – che per far fronte alle esigenze della CRI, i lavoratori sarebbero rientrati, già dal marzo scorso, non a full-time ma con un part-time pari al 75%. Si capisce bene come qualunque tipo di sforzo avanzato unitariamente dal sindacato di categoria non venga preso in considerazione della CRI, che continua a voler mortificare tutti i soggetti, compresi quelli istituzionali, impegnati per arrivare alla soluzione della vertenza. Insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria, continueremo a verificare la correttezza delle procedure e a intraprendere – conclude il segretario della Fisascat - tutte le iniziative sindacali opportune per tutelare l’occupazione”.
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