di Lino Mongiello

Alessandria, 15 febbraio 2023. Si spegne ai calci di rigore il sogno e la speranza del Foggia di poter accedere alla finale di Coppa Italia ed avere la possibilità di “saltare” i primi due turni di playoff. Escono però a testa alta dopo una prova coraggiosa e giocata col cuore e l’errore dagli undici metri di Di Noia va compreso anche alla luce degli sforzi notevoli a cui sono stati sottoposti gli uomini a disposizione di Gallo. Giocare tre gare in otto giorni, oltre ad essere impegnativo dal punta di vista fisico, se non hai una rosa numericamente valida, alla fine paghi dazio. Al Foggia, è mancata la lucidità nei momenti decisivi del match. Il vantaggio iniziale ha un po’ illuso tutti ma poi, pian piano, la maggior freschezza dei giovani avversari, trascinati da un ottimo Huijsen ha consentito di pareggiare i conti col risultato dell’andata. Il Foggia ha anche avuto la possibilità di realizzare il gol che l’avrebbe mandato in finale ma, come accaduto a Crotone, sotto porta è stato inefficace. Peccato. Ora però non c’è alternativa al concentrarsi al massimo sul campionato e provare a riacquistare e mantenere fino alla fine la quarta piazza. Non sarà facile. Almeno fino a quando non saranno recuperati anche Vacca e Beretta. Per il momento sarà anche necessario recuperare le forze, in vista del difficile prossimo match con la Juve Stabia. Nel Moccagatta vistosamente colorato di rossonero, Mister Gallo non rinuncia al collaudato 3-5-2. Confermato Thiam tra i palio e il trio difensivo, a centrocampo la freschezza di Frigerio è preferita a Di Noia. In attacco Peralta e Ogunseye. Pronti via e il Foggia parte con la marcia alta. Compattezza tra i reparti e pressing asfissiante consentono ai rossoneri di pervenire all’immediato gol del vantaggio. Petermann prova la conclusione a rete e la deviazione di un difensore fa arrivare la palla a Garattoni. L’esterno rossonero la mette al centro e Crespi la devia sui piedi di Ogunseye. Il tiro è immediato ma sulla linea di porta c’è Riccio a respingere. Dalle retrovie sopraggiunge Costa che infila la palla dello 0-1. one in rete! E’ Costa (7’) a ribattere prontamente in rete sulla ribattuta di Riccio sulla linea di porta a seguito della conclusione di Ogunseye. Colpita a freddo, la Juventus prova a riorganizzare le idee. Pecorino (13’) è molto attivo in chiave offensiva e impegna Thiam. Si rivede ancora il Foggia pericolosamente in avanti con Peralta (22’), al quale manca la precisione. Il Foggia è abbastanza ordinato e non concede molto. Così i padroni di casa con Sekulov (32’) dalla distanza e Besaggio (37’) con un tiro a giro che sfiora il montante mettono un po’ di apprensione. Anche perché i rossoneri abbassano un po’ troppo il proprio baricentro. Si rifà vivo il Foggia in avanti e sul cross di Costa (40’) Huijsen appoggia la sfera verso il portiere Crespi che la prende con le mani ma l’arbitro, incredibilmente, non concede il calcio di punizione. Nel finale poi, inaspettatamente la Nex Gen trova il gol del pari. Dalla battuta del primo angolo, la palla passa tra molte gambe ed Huijsen (42’) trova la zampata vincente. Si va al riposo con l’impressione di un Foggia in difficoltà. E alla ripresa delle ostilità i padroni di casa appaiono molto determinati. Pecorino (4’) approfittando dell’indecisione tra Leo e Di Pasquale sbaglia la conclusione da ottima posizione. Qualche minuto più tardi però ancora Huijsen (7’) punisce i rossoneri. Avanzare con prepotenza dalla trequarti e, giunto quasi fino al limite, indirizza la sfera all’incrocio dei pali alla destra di Thiam. Il gol del 2-1 ristabilisce la parità con il risultato della gara d’andata. Gallo corre subito ai ripari ed inserisce Iacoponi per Peralta, con l’intento di assicurare maggior peso in attacco. Schenetti (21’) ha una doppia opportunità per battere a rete ma trova sempre un avversario ad opporsi. Intanto entrano anche Di Noia e Bjarkason per Schenetti e Petermann. Il Foggia potrebbe pareggiare i conti col colpo di testa di Ogunseye (40’) in anticipo su Crespi ma Poli in extremis salva un gol fatto. Intanto entra anche Rutjens per l’infortunato Rizzo e Bjarkason (44’) non riesce a tramutare in gol la bella iniziativa di Iacoponi e il cross basso. Pareggiato il 2-1 dell’andata si ricorre ai tempi supplementari. E’ la Juventus con Compagnon (3’) su calcio di punizione ad impegnare Thiam con il volo all’incrocio a deviare la sfera in angolo. Clamorosa palla gol sciupata dal Foggia con Iascoponi e Ogunseye (8’) che non riescono a metterla dentro e poi Di Noia (9’) allarga troppo il suo diagonale. Finisce il primo tempo supplementare e nel secondo Barrenechea (7’) trova potenza ma non precisione e Thiam (10’) si oppone con un intervento prodigioso alla conclusione insidiosa di Iocolano. Tra la stanchezza generale dei ventidue in campo che non hanno lesinato energie per dare il massimo il risultato non cambia e saranno i calci di rigore a decidere chi andrà in finale. Comincia la sequenza dagli undici metri, sotto la curva gremita dai tifosi rossoneri. L’avvio è della Juventus. Calcia Huijsen (1-0) spiazzando Thiam. Costa lo imita (1-1). Tocca a Palumbo riportare avanti i suoi (2-1). Bjarkason fa 2-2 angolando la traiettoria alla destra di Crespi. Compagnon la spedisce all’incrocio (3-2). Ogunseye pareggia ancora (3-3). Sul dischetto va Savona per la Juventus e realizza (4-3). Di Noia però si fa parare il tiro e la Juventus con Iocolano chiude i conti guadagnando l’accesso alla finale. Peccato per il Foggia che probabilmente avrebbe potuto fare meglio durante i tempi regolamentari.
JUVENTUS NEXT GEN - FOGGIA 2-1
JUVENTUS NEXT GEN (3-5-2): Crespi 5; Riccio 5, Poli 6, Huijsen 7.5; Barbieri 6 (3’ sts Savona 6), Besaggio 6 (1’ pts Sersanti 6), Barrenechea 6 (13 sts Palumbo sv), Iocolano 6.5, Turicchia 6; Sekulov 6 (43’ st Compagnon 6), Pecorino 7 (43’ st Da Graca 6). In panchina: Raina, Daffara, Stramaccioni, Nzouango, Cudrig, Mulazzi, Bonetti, Lipari, Ntenda, Cerri. Allenatore: Brambilla 6.
FOGGIA (3-5-2): Thiam 6; Leo 6, Di Pasquale 6.5, Rizzo 6 (44’ st Rutjens 6); Garattoni 6.5, Frigerio 7, Petermann 6 (24’ st Bjarkason 6), Schenetti 5.5 (24’ st Di Noia 6), Costa 6.5; Peralta 5.5 (13’ st Iacoponi 6.5), Ogunseye 6. In panchina: Raccichini, Nobile, Kontek, Markic, Odjer, Battimelli, Capogna. Allenatore: Gallo 6.
ARBITRO: Monaldi di Macerata 5.
RETI: 7’ pt Costa, 42’e 7’ st Huijsen.
NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 3.000 circa. Ammoniti: Huijsen, Petermann, Thiam, Leo, Garattoni, Da Graca. Angoli: 11-7 per la Juventus NG. Recupero: 1’, 3’. Nella foto il gol di Costa

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