di Emy Dell'Aquila
FOTOGRAFIE
La maggior parte delle
“fotografie di fantasmi” non falsificate sono state da fotografi che ignoravano
la presenza di qualcosa di strano sulla pellicola finchè essa non veniva
sviluppata. Nel 1891, Sybell Corbett fotografò la biblioteca di Combermere
Abbey, la dimora di Lord Combermere,
morto qualche giorno prima. Quando la fotografia fu sviluppata, si vide
chiaramente la figura un po' confusa di un uomo senza gambe seduto sulla sedia
preferita da Lord Combermere. Molti restarono convinti che si trattasse del suo
fantasma. Altri invece fecero notare che, dal momento che la lastra era rimasta
esposta per un’ora, in assenza della moglie, una persona avrebbe avuto tutto il
tempo di entrare, di sedersi per pochi secondi e poi andarsene. In quel caso il
risultato sarebbe stato una sagoma un po' confusa come quella foto.
La facilità di
truccare la macchina fotografica e la pellicola è all’origine di molti falsi.
Alcuni hanno fatto ancora di più. Negli anni Venti, una donna delle pulizie,
Ada Emma Deane, esibì molte foto che dichiarò di soldati morti; sosteneva che
le foto erano state scattate presso un monumento hai Caduti, a Londra. Molte delle famiglie dei
caduti credettero che si trattasse
veramente di foto dei loro cari. Alla fine una agenzia di stampa annunciò che
la signora Deane aveva usato fotografie di atleti viventi presi dal suo
archivio. La donna aveva ritagliato le facce, ci aveva incollato intorno della
bambagia e le aveva poi fotografate, ottenendo l’effetto di volti che
guardavano le nuvole.
Geniale. Quindi occhio
e discernimento.
Emy Dell’Aquila

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