di Emy Dell'Aquila
Cari amici e amiche,
alcuni sostengono di aver sfidato tutte le leggi
dello spazio e del tempo e di aver viaggiato per molti chilometri in pochi
secondi, come per magia. Questo fenomeno si chiama Telecinesi. Nonostante che
la persona trasportata non sia generalmente in grado di controllare o di volere
l’esperienza, il fatto succede a coloro che sono noti come sensitivi. Di
conseguenza, si pensa che la telecinesi sia legata a facoltà paranormali e sia
controllata, inconsciamente, dalla mente. Il sensitivo israeliano Uri Geller,
ha sperimentato vari episodi di telecinesi. Una volta camminava per una strada
di New York, quando sentì una strana forza che lo tirava verso l’alto. Dopo
pochi secondi si trovò nella casa di un amico distante 60 km. In passato si
pensava che le fate fossero responsabili della sparizione improvvisa della
gente. Una storia del XVII secolo racconta che un inglese, Lord Duffus,
camminava nei campi vicino a casa sua. All’improvviso si trovò a Parigi, nelle
cantine del re di Francia, con una coppa d’argento in mano. In seguito disse
che quando era stato portato via aveva udito le parole “ Horse and hattock”,
che secondo la credenza popolare inglese sono la formula magica che le fate
usano per provocare telecinesi.
Telecinesi di oggetti
Quando gli oggetti appaiono dal nulla o sembrano viaggiare da una
stanza all’altra, vengono chiamati “ apporti”. Alcuni medium li producono
durante le sedute spiritiche, anche se non sempre ne hanno l’intenzione,
trattandosi spesso di una conseguenza secondaria e del tutto imprevista
dell’attività medianica. Un medium di nome Stainton Moses, che condusse sedute
spiritiche nel decennio 1870 – 1880, era perseguitato da questi apporti che non
riusciva a controllare. Una volta un grosso candelabro di ottone, che di solito
stava in un’altra stanza, apparve nella camera dove si trovava Moses e lo colpì
con forza alla testa.
Alcuni ricercatori ritongono impossibile la
telecinesi, e imbroglioni coloro che sostengono di averla sperimentata. Anche
chi è disposto a crederci trova difficile spiegare il fenomeno. Alcuni pensano
che per subire questa esperienza una persona dovrebbe “ smaterializzarsi” o
passare attraverso la barriera del tempo, o in un’altra dimensione, soltanto
col potere della mente. Tutto ciò è poco convincente, tuttavia ci sono troppi
resoconti del fenomeno perché lo si possa ignorare.
Emy Dell’Aquila

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