di Emy DellìAquila
Cari amici e amiche,
qualche volta, sotto le vesti umili di un animale,
può nascondersi la maestà di un Angelo. San Giovanni Bosco, nell’arco di
trent’anni, ebbe una guardia del corpo misteriosa: un cane grigio, a metà fra
il lupo e un mastino, che usciva fuori dal nulla ogniqualvolta il futuro santo
si trovava in situazioni di pericolo. La prima comparsa della misteriosa
creatura avvenne una sera d’autunno del 1852. Giovanni Bosco, allora giovane
pretino, si era attardato nel quartiere di Valdocco, malfamato e pericoloso.
Tornando si accorse di essere seguito da un uomo armato di bastone, venne
presto raggiunto e gettato a terra. Cercò di ripararsi il viso con le braccia
mentre l’assalitore sollevava alto il bastone, pronto a calarglielo addosso con
tutte le sue forze quando un ringhio feroce lo fece trasalire, assalito e
assalitore: c’era un gigantesco cane grigio pronto ad attaccare. Terrorizzato,
l’assalitore fuggì. Giovanni Bosco, ancora scosso, si rialzò, allungò la mano e
lo accarezzò. < Mi hai salvato la vita, lo sai?>, bisbigliò, grato. il cane
lo scortò fino al convento, dopo dichè sparì nella notte. In trent’anni, il cane
fece numerose apparizioni. Una mattina, lo trovò addormentato sulla porta del
convento, disteso in modo tale da impedirgli di uscire. Sorpreso, il sacerdote
lo scrollò per farlo alzare, ma Gerigio (Questo era il nome che il Santo gli
aveva dato) si rivoltò, pronto apparentemente ad azzannare la mano del suo
protetto. Don Bosco arretrò: che cosa stava cercando di fargli capire Gerigio?
Mentre il Santo rifletteva, arrivò di corsa un amico ad avvisarlo che i suoi
nemici gli avevano teso un’imboscata lungo la strada. <Se non ti fossi
attardato ti avrebbero certamente ucciso! >, gridò. San Giovanni Bosco
abbassò gli occhi su Gerigio, ringraziandolo commosso. Il misterioso animale
(angelo?) si limitò a scondinzolare piano.
E con
questa bellissima storia, vi auguro Buone Vacanze!
Emy
Dell’Aquila

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