di Alfredo Petito
Un
carissimo saluto a tutti i lettori.
Anche
in questa rubrica vi parlerò di una “Perla di Elettronica”:
“Obiettivi Video Manutenzione”
Gli impianti di videosorveglianza per funzionare con la massima
efficienza devono essere costantemente controllati.
Nel corso dei frequenti collaudi e verifiche, effettuati su impianti di
videosorveglianza ho potuto rilevare una scarsa preparazione dei tecnici
addetti alla installazione e manutenzione degli obiettivi video per le
telecamere.
L’ obiettivo di una telecamera rappresenta un aspetto essenziale nella
progettazione di un impianto in quando una scelta sbagliata può portare ad una
scarsa qualità dell'immagine, si tratta di considerazioni banali che qualunque tecnico
di medio livello dovrebbe conoscere. Analizziamo di seguito alcuni aspetti
riguardanti la selezione e manutenzione delle ottiche degli obiettivi.Una lente
sporca non fornisce una buona immagine e può anche attenuare la luce passante,
la pulizia deve essere effettuata con appropriati accorgimenti e utilizzando
prodotti specifici.
Le ottiche possono essere pulite utilizzando bombolette di gas azoto
sotto pressione, sapone neutro, solventi organici, come ad esempio l’alcool
isopropilico, detergenti per obiettivi, tessuti che non rilasciano granelli di
polvere, guanti specifici. La polvere è l'elemento che più facilmente si
deposita sulla superficie degli obiettivi e che può essere allontanatautilizzando
del gas sotto pressione,inoltre la presenza di impronte digitali deve portare
ad una immediata operazione di pulizia, perché queste possono intaccare un
eventuale strato protettivo posto sull'obiettivo.
Se la pulizia con un adeguato
solvente non porta i risultati desiderati, l'operazione può essere ripetuta
utilizzando dell'acetone che pulisce perfettamente.
Un prezioso strumento di
verifica della qualità di un sistema di videosorveglianza è basato
sull'utilizzo di due categorie di generatori di immagine: i generatori elettronici
e i bersagli ottici o sagome.
Il generatore elettronico di
immagine consiste nel produrre elettronicamente un'immagine video con
caratteristiche particolari, un'applicazione di questo tipo possiamo vederla
tutti i giorni sul televisore,osservando il monoscopio che viene trasmesso sui
canali Rai quando non vi è nessuna trasmissione.
Negli impianti di videosorveglianza si utilizza un generatore portatile,
che viene collegato al cavo coassiale, trasmettendo un segnale analogico, in
bianco e nero oppure a colori, che viene visualizzato sul monitor.
Se il generatore viene collegato al posto della telecamera siamo in
grado di verificare la qualità dell'intera catena di trasmissione, passando per
eventuali amplificatori di linea, sistemi di commutazione, sistemi di
distribuzione, fino a giungere al monitor.
Questi generatori di costo relativamente modesto raramente appartengono
all'arsenale degli strumenti di installazione e manutenzione dei tecnici.
I bersagli ottici invece devono essere utilizzati per verificare la
qualità della telecamera, permettono di tenere sotto controllo la qualità
complessiva del dispositivo di ripresa composto da l'obiettivo e dai circuiti
elettronici della telecamera. Esistono una grande quantità di bersagli ottici che
permettono di ricavare preziose informazioni, un bersaglio ottico permette di
valutare la risoluzione del sistema di ripresa vale a dire la sua capacità di
distinguere i dettagli degli oggetti, di misurare anche il contrasto cioè la
misura della separazione che esiste tra un'area scura e una chiara di
un'immagine e la profondità di campo cioè la capacità dell'obiettivo di
mantenere invariata la qualità dell'immagine quando l'oggetto ripreso si
avvicina o si allontana.
Infine un adeguato bersaglio ottico permette di tenere sotto controllo la
deformazione ottica causata dal fatto che un obiettivo può variare il livello
di ingrandimento dell'immagine in diversi punti dell'immagine. Infine non
dimentichiamo che il bersaglio principale per tutte le applicazioni di
videosorveglianza è quello definito dalla norma europea EN 50132-7 che
stabilisce la dimensione e la forma di un bersaglio umano in bianco e nero, che
deve essere utilizzata sempre quando vengono effettuate verifiche di qualità
dell'immagine in sistemi di videosorveglianza.
Questo bersaglio, chiamato ROTAKIN è stato realizzato da specialisti
dell'Aeronautica britannica, ed ancora oggi rappresenta lo standard di
riferimento per qualunque valutazione oggettiva delle prestazioni di un sistema
di videosorveglianza partendo dall'immagine reale sul campo fino all'immagine
che viene visualizzata sul monitor.
Per.
Ind. Alfredo Petito
Ditta:
Golden
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