Crotone, 14 aprile 2025. Il solito Foggia, che pur mettendoci cuore e volontà, subisce l’ennesima sconfitta, quinta consecutiva, allo Scida di Crotone (3-2). Solito perché ormai le tipologie di gol che subisce sembrano scandite da un orologio di precisione svizzera. Ed ecco che parte in svantaggio dopo 10’. Poi prende gol dal calcio d’angolo magari con marcature molto “allegre”. Ovviamente non era dalla trasferta in terra calabra la gara che il Foggia doveva raccogliere punti importanti per la classifica, avendo compromesso il proprio cammino in molte gare sciagurate sia per le disattenzioni, sia per atteggiamenti rinunciatari poco comprensibili. A questo punto diventa decisivo il prossimo match interno col Messina. Una sorta di gara spareggio allo Zaccheria che deciderà le sorti delle due squadre. Anche se per il Foggia, a prescindere dall’esito di questo match e di quello conclusivo a Picerno, la gara più importante e difficile da vincere sarà quella relativa al cambio di proprietà. Che se non dovesse esserci, significherà quasi sicuramente l’addio al calcio professionistico. Vedremo cosa accadrà. Intanto passando alla gara dello Scida, con l’acqua alla gola per le note vicende societarie e con la possibile materializzazione dell’incubo playout, Mister Zauri ritrova un po’ di uomini da utilizzare nella sfida al Crotone. Nel 4-3-3, davanti a De Lucia, il pacchetto arretrato è composto da Silvestro e Salines sugli esterni e Parodi e Camigliano centrali. A centrocampo Da Riva assume il ruolo di play davanti alla difesa con Tascone e Gala ai suoi fianchi. In avanti si rivede Santaniello al centro dell’attacco con Zunno ed Orlando a far da guastatori. Comincia benino il Foggia che appare compatto sul terreno di gioco ed anzi assume pure l’iniziativa e con Zunno (2’) prova a sorprendere D’Alterio sul primo palo ma il portiere respinge bene. La fragilità degli ospiti però riappare puntuale, come spesso capitato in tante altre gare, nei primi 10’. Parodi in disimpegno “offre” palla a Gallo che è lesto nell’innescare Murano sulla destra e sul cross al centro dell’area dell’ex rossonero viene tramutata in rete da Gomez (9’). La reazione della compagine ospite tarda ad arrivare. C’è troppa confusione in campo tra le maglie “bianche” degli ospiti. E il Crotone non si fa pregare per continuare a pressare a tutto campo per provare a mettere al sicuro il risultato. Silva (21’) si ritrova la palla tra i piedi ma non inquadra la porta. Poi Orlando (28’) è favorito da una deviazione involontaria di Di Pasquale ma, davanti a D’Alterio, tocca senza imprimere alla sfera la spinta necessaria per mandarla in porta. Poco più tardi però Zunno entra in area (33’) e mentre sta per calciare viene sgambettato da Di Pasquale e il Sig. Iannello assegna il calcio di rigore. Alla battuta si presenta Santaniello (34’) che spiazza D’Alterio e pareggia i conti. Raggiunta la parità il Foggia presta maggior attenzione e non corre più pericoli fino al duplice fischio del Sig. Iannello. Dopo l’intervallo, al rientro sul rettangolo di gioco però il Crotone è molto più determinato rispetto ai primi 45’ e si fa subito pericoloso. Silva (9’), conclude dal limite dell’area e trova una provvidenziale deviazione in angolo. Dalla battuta dalla bandierina è Cargnelutti (10’) in torsione, di testa, a riportare in vantaggio il Crotone, con la collaborazione (non è una novità) dell’incertissimo De Lucia. Non c’è il tempo di riorganizzarsi che il Crotone sferra il secondo colpo, quello decisivo del ko. Una bella azione corale, tra le consuete indecisioni della difesa ospite, è conclusa in rete da Groppelli (12’). Sul 3-1, il Foggia è tramortito e Mister Zauri effettua i cambi nella speranza di una reazione d’orgoglio. Che parzialmente c’è. Gala subisce un fallo al limite dell’area ed Emmausso (30’) riapre i giochi spedendo la palla all’incrocio dei pali. Con un quarto d’ora più il recupero da giocare, il Crotone non vuol correre più rischi e si difende con ordine serrando bene le fila. Praticamente non accade più nulla. Dopo 5’ di recupero termina il match che sancisce la quinta sconfitta di fila. Ed ora capitan Salines e compagni sono chiamati all’ultimo appello, allo Zaccheria, nel Sabato Santo, nella speranza che non sia una giornata di Passione.
CROTONE - FOGGIA 3-2
CROTONE (4-2-3-1): D’Alterio 6.5; Guerini 6 (1’ st Rispoli 6.5), Cargnelutti 6.5, Di Pasquale 6, Groppelli 6.5; Gallo 6.5, Vinicius 7 (28’ st Stronati 6); Silva 6.5 (38’ st Ricci sv), Gomez 6.5 (18’ st Tumninello 6), Vitale 6.5; Murano 6 (38’ st Schirò sv). In panchina: Martino, Sassi, Piras, Cantisani, Cocetta, Vilardi. Allenatore: Longo 7.
FOGGIA (4-3-3): De Lucia 5; Silvestro 4.5, Parodi 4.5, Camigliano 5 (23’ st Felicioli 5.5), Salines 5.5; Tascone 5.5 (13’ st Danzi 5.5), Da Riva 5, Gala 6 (38’ st Brugognone sv); Orlando 5 (23’ st Emmausso 6), Santaniello 5 (13’ st Sarr 4.5), Zunno 6. In panchina: Perina, De Simone, Marzupio, Dutu, Touho, Pazienza, Kiyine. Allenatore: Zauri 5.5.
ARBITRO: Iannello di Messina 6.5.
RETI: 9’ pt Gomez, 34’ Santaniello (rig.), 10’ st Cargnelutti, 12’ Groppelli, 30’ Emmausso.
NOTE: cielo nuvoloso, terreno in discrete condizioni, spettatori 3.000 circa. Ammoniti: Groppelli, Tascone. Angoli: 6-3 per il Crotone. Recupero: 1’, 5’.