di Giusy Carbonaro
Carissimi,
Kahlil Gibran, saggista, narratore, poeta mistico e
artista, nasce a Bisherri, in Libano, nel 1883. Gibran, nelle sue opere a
cercato di riunire la civiltà
occidentale e quella orientale. La sua poesia venne tradotta in oltre 20
lingue, e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come
breviari mistici. Fra le opere più note: Il Profeta e Massime spirituali.
Crocifisso
Gridai
agli uomini: «Voglio essere crocifisso!».
Ed essi dissero: «Perché dovrebbe il tuo sangue ricadere sulle nostre
teste?».
E io risposi: «Come potrete esaltarvi se non crocifiggendo i folli?».
Ed essi valutarono quel che io dicevo, e mi crocifissero. E
la crocifissione mi appagò. E quando restai sospeso tra terra e cielo,
essi sollevarono le loro teste per vedermi. Ed essi s'esaltarono, giacché le loro teste
mai si erano sollevate prima. Ma mentre stavano intenti a guardarmi, uno di essi
gridò: «Che cosa stai cercando di espiare?».
E un altro gridò: «Per quale causa sacrifichi te stesso?». E un terzo disse:
«Credi tu di comprarti a tale prezzo una gloria spettacolare ?».
Poi, un quarto: «Guardate, sorride! Può una tale sofferenza
essere perdonata?». E io risposi a tutti, dicendo: «Ricordate soltanto che ho
sorriso. lo non espio, né mi sacrifico, né ho desiderio di gloria; e non ho
nulla da perdonare. Ho avuto sete e vi ho chiesto di darmi da bere il mio
stesso
sangue. Perché cos' altro può placare la sete di un folle se non il
suo proprio sangue? Ero muto e vi ho chiesto ferite come
bocche. Ero imprigionato nei vostri giorni e nelle vostre notti e cercai un
ingresso in giorni e notti più grandi.
Ed ora me ne vado, come già altri crocifissi hanno fatto. E
non crediate che si sia stanchi di crocifissioni. Giacché dovremo
essere crocifissi da uomini sempre più grandi tra terre e cieli
sempre più grandi».

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