di Rina Di Giorgio Cavaliere
La topologia (dal greco
topos-luogo e logos-discorso) tratta tutti quei fatti geometrici che, per
essere studiati, esigono semplicemente l’esistenza di una connessione continua
fra i punti di una figura. In modo diverso dalla geometria euclidea parte
dall’idea che non vi siano corpi rigidi, postulando l’equivalenza tra qualsiasi
figura geometrica e la stessa figura deformata, purché resti inalterata la sua
continuità. I suggerimenti offerti dalla topologia sono usati in diversi
settori produttivi: dalla progettazione di costruzioni, all’ingegneria dei
trasporti, alla pianificazione urbana e regionale. L’epidemia da Covid-19 ha
modificato profondamente gli spazi nei quali vivere, da quelli privati a quelli
pubblici. In particolare si sente la necessità di valorizzare gli spazi a
priorità pedonale, renderli plurifunzionali, integrare la strada nel tessuto
urbano, arredare la strada arricchendone la possibilità d’uso (ad esempio la
bicicletta non come ripiego, ma come scelta). Per i luoghi di lavoro un gruppo di
progettisti dello studio Zaha Hadid Architects sta realizzando per la società
Bee’ah negli emirati Arabi l’ufficio anticovid del futuro con percorsi senza
contatti, ascensori privi di pulsanti ed altre innovazioni.
E’ facile osservare come la
topologia abbia offerto sempre ai progettisti interessanti osservazioni
relative alle tecniche di trasformazione delle superfici. Molte forme
dell’Industrial Design, che rende l’ordinario straordinario, in realtà hanno a
che vedere con la topologia specie quelle che, essendo realizzate mediante il
procedimento dello stampaggio, sono determinate dalla deformazione e dalla
variazione continua di materiali malleabili. Le ricerche sulla curvatura delle
superfici piane mediante stampaggio occupano un posto preminente nello studio
di fabbricazione in serie di oggetti costituiti da parti stampate in lamierino
d’acciaio come le carcasse delle lavatrici, dei frigoriferi, delle automobili.
Per quest’ultime, in particolare, i vantaggi tecnologici confluiscono in quelli
aereodinamici-funzionali. Ben si comprende l’interesse per lo studio di queste
forme ricurve; ad esempio in alcuni periodi l’Ufficio Metodi Stampaggio della FCA
ha impegnato oltre cento disegnatori per studiare le caratteristiche spaziali
di ogni singolo elemento. Altre interessanti ricerche topologiche riportano
agli studi destinati a controllare le superfici di minima tensione di raccordo
tra elementi rettilinei e curvilinei. Significativo al riguardo è il
procedimento usato a suo tempo dal designer Mario Bellini, per definire i tasti
delle macchine calcolatrici della Olivetti.
Si pensi, infine, alla vasta
gamma di oggetti in materiali plastici che sono entrati negli anni, con una
frequenza sempre maggiore, a far parte integrante del nostro panorama
domestico. Da tempo proposte più avanzate a livello internazionale della Nuova
Ecologia (“Un sacchetto ci seppellirà”, era lo slogan nel 1984 contro l’abuso
della plastica e dell’usa e getta) indicano nel recupero a monte e nel riuso e
riciclaggio di tutti i materiali come legno, cordame, sughero, vetro, tessuti,
carta la giusta strada da imboccare. I rifiuti sono cresciuti negli anni, ma
sono anche cambiati; è diminuita la presenza di sostanze organiche e vetro,
mentre è aumentata la carta e sono raddoppiati quelli in plastica. Il rifiuto
come risorsa da non disperdere nell’ambiente è l’obiettivo di Biotable, che
propone una linea di stoviglie mono uso biodegradabili, interamente
compostabili, che possono trasformarsi anche in fertilizzanti per le piante:
un’iniziativa da celebrare nella Giornata Mondiale dell’Ambiente.

|