di Redazione

Foggia, 24 marzo 2022.
Commemorazione questa mattina in Piazza Italia dei martiri delle Fosse Ardeatine in occasione del 78esimo anniversario dell'eccidio nazifascista di Roma, in cui persero 335 persone e tra loro quattro cittadini originari della provincia di Foggia: il cerignolano Teodato Albanese, i lucerini - padre e figlio - Umberto e Bruno Bucci, il foggiano Nicola Ugo Stame. E proprio al cippo che ricorda a Foggia il tenore e partigiano Stame - la cui memoria di artrista e combattente è stata recuperata grazie all'incessante attività di divulgazione del compianto cugino Mario Napolitano - Cgil e Anpi provinciale hanno depositato un cuscino di fiori. Una corona di fiori anche da parte dell'Amministrazione comunale di Foggia, rapprersentata dai commissari di nomina prefettizia. Alla breve cerimonia ha presenziato lo stesso rappresentante del Governo, il Prefetto Carmine Esposito. "Ci ritroviamo ogni anno in questo luogo per commemoare le vittime di questa tremenda pagina della storia d'Italia e i nostri concittadini martiri - ha ricordato il segretario generale della Cgil di Foggia, Maurizio Carmeno - e non è solo rito ma il rinnovamento di un patto pagato da tanti a prezzo della vita, e cioè la difesa della democrazia e della libertà nel nostro Paese. Un anniversario che ricorre in un periodo non facile per la comunità internazionale, che torna a conoscere la tragedia della guerra alle porte dell'Europa, e con episodi di violenza squadrista e fascista che testimoniano come le conquiste di progresso non sono mai per sempre, vanno sempre difese. E perchè nessuno possa mai rivivere pagine così terribili di storia come quelle di cui furono vittime i 335 martiri delle Ardeatine occorre un grande investimento delle istituzioni sui cittadini, un accorciare le distanze tra politica e persone, per rinsaldare legami e dare risposte ai bisogni emergenti, affinché sfiducia e malessere sociale non possano essere cavalcati in chiave violenta e reazionaria da qualcuno".

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