di Dante Iacovelli

Foggia, 6 giugno 2019.
Ancora morti sulle strade di Capitanata: questa mattina cinque operai agricoli che si recavano al lavoro hanno avuto un grave incidente, al momento il bilancio è di due morti e un lavoratore in gravi condizioni. Dalle informazioni raccolte, sono tutti lavoratori regolari, uno dei quali è iscritto alla Flai Cgil di Foggia, frequentava il sindacato insieme a moltissimi altri lavoratori per informarsi e conoscere i propri diritti, lavoratori che costantemente vengono impegnati nelle nostre campagne, troppo spesso vivendo ai margini in una condizione di abbandono e spesso trovando ricovero in contesti di estrema precarietà sanitaria ed abitativa. L’ennesimo incidente annunciato, ancora un grave incidente che dirada qualsiasi dubbio su un necessario intervento di organizzazione di un sistema di trasporto che permetta di ridurre il rischio per questi lavoratori, che molto spesso affrontano il viaggio in mezzi spesso resi pericolosi dalla mancanza di manutenzione, o perché costretti dalla necessità. Quanto accaduto deve far riflettere le istituzioni non solo del territorio di Foggia, ma chiunque ha una responsabilità diretta: sono gli ennesimi morti che si sommano a quelli dell’estate scorsa e che non ci possono far voltare lo sguardo nell’indifferenza. Una responsabilità che riguarda tutti, compreso le aziende del nostro territorio: i tavoli devono essere convocati per trovare le soluzioni, le aziende si devono iscrivere alla rete agricola di qualità, l’inclusione deve passare dal lavoro, dall’applicazione delle norme contrattuali, dalla legalità. E insopportabile questa condizione dello status quo, quanti morti ancora, quanto durerà questa strage: noi conosciamo bene Marega Omar, uno dei lavoratori feriti, è un operaio agricolo di questa provincia, con noi ha avviato un percorso di integrazione vero, è un bravo ragazzo, come migliaia di ragazzi che raggiungono la nostra provincia, si è iscritto al sindacato per capire e comprendere e per non essere sfruttato. Nelle nostre campagne lavorano tanti italiani, neo comunitari ed africani, sono tutti lavoratori, hanno diritto tutti alla vita, nessuno può morire di lavoro o per il lavoro. Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo vero, nell’ambito della sezione territoriale della rete agricola di qualità, per trovare una soluzione che in maniera definitiva metta fine a questa strage.

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