di Domenico Crupi

S.Giovanni Rotondo, 26 luglio 2018.
Vorrei ora richiamare la vostra attenzione su un’affermazione di Padre Pio che, come altre, risulta fondamentale per comprendere meglio la missione che è stata assegnata alla Casa ed il percorso e le scelte da compiere: "Quest'Opera se fosse solo sollievo dei corpi, sarebbe solo costituzione di una clinica modello fatta con i mezzi della vostra carità straordinariamente generosa. Ma essa è stimolata e incalzata ad essere richiamo operante all'amore di Dio mediante il richiamo della carità". I Gruppi di Preghiera devono da noi esigere la pratica di una carità “vera e sincera”, che non conosca confini, che non discrimini per il colore dei volti e le provenienze, ma sia individuata come unico strumento per governare problemi immani, costituendo essa, come afferma Papa Francesco, la vera diplomazia. Penso al Mar Mediterraneo, da sempre “culla della civiltà”, di recente definito da un autorevole quotidiano italiano laico “Il mare della pietà perduta”. Di fronte a scenari di morte per uomini, donne e persino bambini, a nessuno è consentito, neppure ad una piccola comunità come la nostra, di sottrarsi all’impegno e all’esercizio della carità, all’impegno affinché il mare e le sue spiagge non siano un luogo di morte, ma tornino ad essere luogo di incontri, di solidarietà e spazi di giochi per tanti bambini.

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