di Gerardo Leone

Foggia, 21 giugno 2014.
Riceviamo e pubblichiamo una missiva del Dott. Tito Salatto, che mette in luce incogruenze ed incapacità, dei sindaci che si sono succeduti nell'ultimo decennio a Foggia. Ecco il tersto:
Caro Direttore Leone, siamo al dopo elezioni amministrative del Comune di Foggia e al dopo “ballottaggio”. Sarebbe necessario e doveroso fare un’attenta riflessione delle vicende e sui numeri, per tentare di mettere in luce incongruenze ed incapacità di affrontare e risolvere i tanti problemi della Città. Dopo il “fallimento” del Sindaco Giudice, dopo il “fallimento” del Sindaco ingegnere, laureato a Pisa Università, Università che ho apprezzato quando ho conosciuto mia moglie, che studiava lì e quando ho seguito le lezioni del famoso Prof. Franco Falorni docente di Economia, all’Università di Pisa. I sunnominati, sono stati sindaci bravi a scuola, ma evidentemente non bastava, non bastava per la Città e non bastava per i cittadini, spero che sia bastato per essi stessi! Foggia piange da lungo tempo l’inefficienza e l’inerzia dell’apparato gestionale del comune di cui spero sia consapevole l’Amministrazione, perché la politica prende voti dal buon andamento dei servizi e degli uffici del Comune. Io sono farmacista e mi occupo di legislazione farmaceutica da oltre 20 anni. Il Comune di Foggia ha una cattiva distribuzione delle farmacie sul proprio territorio e l’inerzia e la grave carenza di conoscenze di legge e delle esigenze della popolazione in zone e distretti della città, aggrava la crisi di fiducia nella Pubblica Amministrazione. I Sindaci sconfitti dopo le elezioni, si rimproverano di non essere andati dalla gente, di non aver ascoltato la gente, ma non sarebbe meglio pensarci prima, proprio quando, inebriati e sorridenti, si vince la competizione elettorale? Sicuramente il Sindaco Landella ha una pesante eredità di bilancio economico, di malessere sociale e socio-funzionale, di servizi che non funzionano ed altro ancora. Cominciamo a pensare già da ora alle valutazioni che si faranno per la qualità della vita della nostra collettività e ricerchiamo gli elementi per costruirla nel modo migliore e più responsabile, con attenzione all’interesse pubblico e ai diritti dei cittadini. Cordiali saluti. Potito Salatto

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