di Redazione

Foggia, 9 agosto 2012.
Tu mi bocci il bilancio? Ed io ti riduco il compenso! Questo in sintesi il ragionamento,ne politico e ne istituzionale,del Sindaco Inizia così la nota del Consigliere Bruno Longo de La Destra. Mongelli, continua Longo, articolato nei confronti dei componenti del Collegio dei Revisori dei conti del comune di Foggia,all’indomani della inevitabile bocciatura,da parte dei tre professionisti,del bilancio consuntivo dell’Ente,che a detta anche del dirigente ai Servizi finanziari,dr Carlo di Cesare,presentava aspetti contabili ben lontani dalle prescrizioni inviate dalla Corte dei Conti di Bari ed anzi presentava,a parer suo, “chiare e gravissime modalità di spesa incontrollata”.
L’episodio poco edificante per un amministratore, è gravissimo,perché,prima della notifica del provvedimento di riduzione del compenso, tutti e tre i componenti del Collegio dei revisori sono stati oggetto di forti ed indebite pressioni,da parte del Sindaco e dell’assessore al bilancio ,affinchè i professionisti cambiassero il parere da sfavorevole in favorevole,apparendo,quindi, il tutto più come una vera e propria vendetta e intimidazione ,che come un atto amministrativo teso a ridurre la spesa dell’Ente,visti anche i pochi spiccioli risparmiati con un provvedimento,che nelle modalità appare volgare , di bassa lega e molto preoccupante sotto il profilo dell’agibilità democratica.
Senza voler entrare nel merito del succitato provvedimento,che pur presenta lacune ed originalissime interpretazioni giuridiche,ci si chiede perché un delibera di consiglio comunale approvata più di anno fa –il 2 agosto 2011 – sia stata “interpretata” in maniera restrittiva e penalizzante, non subito ma solo immediatamente dopo che il Collegio abbia correttamente respinto le vergognose ingerenze ed indebite pressioni dell’Amministrazione guidata dal redivivo Mongelli.
Insomma la vicenda , continua Longo, degna della iconografia cinematografica de “Il Padrino”,rasenta il grottesco e finanche la puerilità,poiché prima si pagano per un intero anno le fatture ai revisori,perché fanno i” buoni” con pareri favorevoli ai bilanci, e solo dopo che vengono identificati come “traditori”- perché si sarebbero permessi di bocciare il bilancio - ci si accorge,all’improvviso, di essersi sbagliati nei conteggi e pretendere la restituzione di fantomatiche somme:insomma un sindaco sempre,meno amministratore e sempre più attore,dividendosi tra Mario Merola , con un suo rientro degno di una sceneggiata napoletana,e Marlon Brando con l’improvvida vendetta contro i Revisori.
Se il sindaco avesse voluto veramente ridurre le spese dell’Ente,avrebbe potuto e dovuto,per esempio, ridurre le spese per i suoi quattro consulenti super pagati per un comune in dissesto finanziario,alcuni dei quali facenti mere funzioni politiche,piuttosto che istituzionali,profilandosi quindi anche l’ipotesi di peculato punito dalla legge. Così come avrebbe potuto ridurre le consulenze camuffate da “prestazioni di servizi” per milioni di euro,a favore di clientele inutili ed onerose.
Il bando,datato 3 agosto cm, poi per l’assunzione fino al 2014 di un City Manager con lo stipendio di 100'000 euro l’anno,selezionato,assurdamente e direttamente dal sindaco,rappresenta il monumento allo spreco,all’inutilità ed all’arroganza,oltre che strumento punitivo nei confronti del dirigente ai servizi finanziari, dr Di Cesare. Il comune,infatti, ha già in ruolo un segretario comunale ed una struttura:il cosiddetto “staf del sindaco”;composto da dirigenti super pagati,con doppi e tripli incarichi , che avrebbe dovuto risanare l’Ente: il City Manager dovrebbe quindi essere un doppione di Di Cesare,che continuerebbe,comunque, ad essere pagato come prima,ma messo da parte nella gestione dei conti,perché colpevole di aver prodotto,anch’esso,una relazione negativa al bilancio. Siamo al ridicolo ed alla totale irresponsabilità!!!
Insomma una gestione -afferma Bruno Longo_ schizofrenica e molto personale del sindaco Mongelli,autore e complice di nuovi sprechi e disservizi: sprechi , disservizi e abusi,che sono stati prontamente comunicati,in una dettagliata relazione alla Corte dei Conti,al nuovo Prefetto ed al Ministero dell’Economia.
Intanto “La Destra”,ha chiesto sull’argomento la convocazione urgente del consiglio comunale affinchè il sindaco scendendo dalla sua “Torre d’avorio” ed uscendo dal suo splendido isolamento istituzionale,venga in Aula a chiarire le ragioni di scelte politiche ed amministrative non in linea con il mandato democratico di un sindaco e che appaiono strumentali e dannose per l’intera comunità.

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