di Gerardo Leone

Foggia, 28 gennaio 2012.
Missione impossibile, sembra la verifica politica di palazzo di città e dove il sindaco Mongelli, ma poi, getta la maschera e pone dei paletti: TRE giorni per ufficializzarla, conferma degli assessori eletti e via Piemontese dall'esecutivo. Si proprio così, Raffaele Piemontese viene silurato di brutto dai suoi compagni di partito, che non voglio aprire una piaga nel PD, e darla vinta alla consigliere Chinni, che voleva a tutti i cisti salire al "colle" e avere la delega al Personale. Rita Chinni, apostrofata da tutto il PD, come una donna politicamente rispettosa della volontà del Partito, non è certamente il personaggio a cui si può tappare la bocca con qualche contentino. Ecco la marcia indietro del primo cittadino foggiano: Mongelli, sa bene, che la fibrillazione che esiste all'interno della sua coalizione, al di la delle dichiarazioni, che si vanno rilasciando, come quella dei 9 dissidenti, che affermano che loro "protesta" non è intesa al raggiungimento di qualche posto in giunta, non gli permettono di ufficializzare alcuna decisione...verrebbe presa come una dichiarazione di guerra. Poteva mai cedere sulla richiesta assurda del duo Leone-Laccetti, che hanno il supporto anche dell'Unione di Capitanata, per tornare a contare come se fossero ancora della lista Lambresa? Ora gli resta solo l'affare "Raphael" che avrebbe chiesto solo 5 mila euro al mese per 4 giorni lavorativi...una remunerazione da fame.

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