di Nico Baratta
Foggia, 8 gennaio 2010.
Gioventù Italiana, in Via Matteotti, nuovamente rovinata dall’incuria, dalla cattiva gestione delle opere pubbliche abbandonate e mai controllate. In questi giorni abbiamo assistito, ancora una volta, allo sfondamento della parete che chiude la Gioventù Italiana, e precisamente durante la settimana che ha preceduto il Santo Natale. In tutti questi giorni il plesso fatiscente è stata la dimora di qualcuno, forse extracomunitari, forse senza tetto in cerca di riparo. Naturalmente non si sa chi sia stato, perché e nessuno ha verificato, presumo. Ho visto che l’apertura era stata coperta da una lastra di ferro dei cartelloni pubblicitari. Allertato dal continuo muoversi della lastra causato dal forte vento che in questi giorni sta interessando la città, ho provveduto a chiamare i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale che hanno preso atto del problema e mi hanno assicurato l’intervento di messa in sicurezza della lastra. Preciso che la lastra era pericolosa poiché era arrugginita e poteva cadere sulle auto o sbattere sulle vicine abitazioni a pian terreno e, ancor più grave, colpire qualche passante. Nell’occasione, ho fatto alcune foto col cellulare all’interno della struttura: un vero schifo. Non so se all’interno vi fosse qualcuno che, alla mia presenza si è nascosto, ma il sentore era quello poiché ho intravisto cartoni messi come tende e capi di abbigliamento ammucchiati. Stamattina, 06 gennaio 2012, festa dell’Epifania, mi sono recato nuovamente sul luogo per verificare che la lastra fosse stata tolta. Con piacere vedo che in zona c’erano alcune pattuglie della Polizia Municipale e una squadra di muratori. Mi avvicino all’impiegato che coordinava i lavori di messa in sicurezza dell’ingresso della Gioventù Italiana che mi fa ragguaglia sui lavori da svolgere. Mi dice anche che L’Assessore alle Politiche Sociali ,Pasquale Pellegrino, ha coordinato il tutto affinché al plesso fosse garantita la chiusura con mattoni e calce. A mio parere un plauso all’Assessore poiché non era lui che doveva coordinare i lavori, bensì quello dei Lavori Pubblici. A Pasquale Pellegrino, ai due muratori, all’impiegato comunale e alcuni uomini della Polizia Municipale che hanno provveduto ai lavori in un giorno di festa senza batter ciglio, vanno i ringraziamenti dei residenti che erano preoccupati della situazione che si era instaurata. Inoltre, c’è da porre in evidenza il mancato inizio dei lavori di ristrutturazione del plesso fatiscente. La ditta che si è aggiudicata i lavori è la Ra.Co. s.r.l. con un importo complessivo di oltre € 539mila più gli oltre € 16mila per lavori di sicurezza. I lavori dovevano iniziare il 26/06/2011 e terminare a luglio, la stessa ditta che ha lavorato per la ristrutturazione del Teatro Giordano. Detto questo, si comprende bene il perché la Gioventù Italiana è ancora in quello stato. “Centro di Ascolto per le donne, il Centro Antiviolenza e l'Ufficio Mediazione in ambito civile e penale, questi dovevano essere i servizi che il plesso doveva fornire entro il 2011. Oggi quel plesso è ancora in balia alla mercé di tutti, abbandonato a visite fugaci di persone bisognose ignare dei pericoli celati. Il mio personale appello è rivolto all’Amministrazione Comunale affinché ponga termine a tutto questo e solleciti l’inizio dei lavori alle maestranze appaltate e a chi ha rilevato la Gioventù Italiana. In città non possiamo convivere con questi pericoli. Come vedete, se il cittadino si adopera per collaborare con il Comune, si ottiene qualcosa. Capisco che non sempre va nel verso giusto, ma iniziamo questo 2012 con buone intenzioni, semmai osservando il bicchiere mezzo pieno. Amici, Foggia deve cambiar volto, abitudini se vuole scalare quella maledetta classifica che la penalizza e con essa tutti noi.

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