di Gerardo Leone
Foggia, 5 gennaio 2012.
Continua la telenovela della verifica politica ed ogni giorno ci sono novità. Ciò che succede a Palazzo di città, sulle giostra delle deleghe assessorili, dicono in molti, è semplicemente vergognoso, se si pensa in quale situazione si trova il Comune di Foggia, di fronte agli appuntamenti che l'amministrazione dell'ingegnere Mongelli, ha tra pochi giorni con la Corte dei Conti, per la presentazione di una maxi manovra di 45 milioni per cambiare la sorte del Comune di Foggia. Poi c'è la questione Amica, che pesa come un macigno sull'amministrazione di centrosinistra, visto la decisione del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha sentenziato che l'ex municipalizzata per la raccolta dei rifiuti non può fallire. Eppure i componenti della maggioranza che sostengono Mongelli, sono in guerra tra di loro e la critica situazione finanziaria, sembra non toccarli per niente. Mentre i nove ormai famosi dissidenti hanno messo sotto torchio il primo cittadino e gli hanno dato tempo fino a metà gennaio, per chiudere la verifica politica, che significa accontentarli con qualche posto in Giunta. Una situazione che ha procurato nel PD, più che nell'Unione di Capitanata, un terremoto di magnitudo 9.5. Infatti, Piemontese e compagni non vogliono cedere nessuna pedina, e sostengono la volontà di Mongelli a non voler premiare nessun consigliere, che significa non dare la possibilità di un posto al sole alla consigliera Rita Chinni.

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