di Redazione

Foggia, 6 settembre 2019.
La XVII edizione del Festival della Letteratura Mediterranea sarà presentata in conferenza stampa martedì 10 settembre alle 10.30 al Cineporto di Foggia (in via San Severo, KM 2,00). Mentre gli organizzatori ultimano i preparativi per l’evento in programma a Lucera dal 20 al 22 settembre – realizzato in collaborazione con la Regione Puglia, il Comune di Lucera, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, il Club per l’Unesco di Lucera e con il patrocinio dell’Università di Foggia – qualcosa sta accadendo in città. I cinque “influencer” del Festival, presentati sui social nei giorni scorsi, stanno arrivando a Lucera. Anche loro saranno ospiti della XVII edizione, ideali ma comunque presenti, forti e vigili con le loro parole e il loro sguardo umile e profondo sulla realtà, sulla comunità; uno sguardo che è un punto di riferimento imprescindibile. Chi sono? Rocco Scotellaro, Beppe Fenoglio, Tommaso Fiore, Antonio Gramsci e Alessandro Leogrande. Sono “i buoni maestri” con i quali allenare l’esercizio del pensiero, gli autori ispiratori di questa edizione: uomini semplici e intellettuali coraggiosi, che in momenti cruciali della storia del Paese, operando ognuno dal proprio luogo o condizione, hanno saputo interpretare il sentire più profondamente umano e popolare. Dai loro scritti è nato il titolo Stato Privato di Agitazione. “Capire quello sguardo, il loro modo di raccontare la Storia che partiva da un sentimento privato – dicono gli organizzatori – Forse cogliere questo ci aiuterebbe a guardarci con meno sospetto, a domandarci come ci sentiamo veramente in questo momento e, magari, a sentirci parte di uno stato d’animo comune”. Il primo a prendere idealmente dimora a Lucera in un palazzo che affaccia su via D’Angiò / Piazza Duomo – luogo degli incontri del Festival – è Alessandro Leogrande: «Per noi è un vero e proprio mediatore: riesce a trasmettere a chi lo legge il filo rosso che lega un mondo nuovo, tutto da capire, a un mondo precedente, fatto di voci lasciate da parte o dimenticate. Il più giovane dei “buoni maestri” che abbiamo scelto, con le sue parole avevamo chiuso la scorsa edizione e da lui siamo ripartiti per conoscere le pieghe interne del nostro stesso territorio», spiega lo staff. Da oggi è steso il primo lenzuolo con su scritto “Uomini e caporali”: è il titolo di uno dei suoi libri che parla delle campagne di Capitanata, anche di Lucera, della storia degli uomini recenti legata a doppio filo con quelli del passato, della possibilità di una scelta: onorare la memoria dei luoghi e delle voci che vi riecheggiano oppure arrendersi al silenzio e alla sopraffazione. Ma occhi aperti perché stanno arrivando anche gli altri “influencer”. Chissà in quali case abiteranno.

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