di Redazione

Bari, 12 febbraio 2019.
La Puglia alla Bit ha presentato oggi alcune delle attività che Pugliapromozioe sta portando avanti nell’ambito del Progetto Innovazione della Destinazione Puglia, in particolare alcuni strumenti di Customer Profyling utilizzati dall’agenzia Pugliapromozione per conoscere sempre meglio il proprio ospite o potenziale viaggiatore. L’evento, “Customer profyling. Estrarre informazioni dai dati a supporto delle decisioni strategiche nel turismo”, al quale ha partecipato l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, è stato condotto da Livio Chiarullo, Responsabile Osservatorio Pugliapromozione e Bianca Bronzino, Ufficio Innovazione di Pugliapromozione. Sono intervenuti Monica Rizzuti di TIM, Mario Romanelli di Travel Appeal, Dario Bertocchi di UniVenezia. L’incontro ha permesso alle società coinvolte di dialogare e confrontarsi sul delicato tema dei Big data e sulla loro integrazione. TIM ha presentato gli strumenti di rilevazione e analisi dei dati provenienti dalle celle telefoniche utilizzati da Pugliapromozione per monitorare i flussi regionali, con focus specifici sui grandi eventi. TravelAppeal ha affrontato il tema della percezione della Puglia mediante l’analisi delle recensioni e delle conversazioni on line su ristorazione, strutture ricettive, attrattori. Milioni di conversazioni che vengono monitorate per restituire al territorio la qualità dei loro servizi. UniVenezia invece sta lavorando con Pugliapromozione per valutare l’impatto economico del turismo in Puglia anche mediante l’integrazione di più fonti dati. “Un progetto innovativo e sperimentale per una Pubblica Amministrazione, che ha deciso di innovare l’analisi dei flussi turistici in chiave Data Science – ha commentato Loredana Capone - Perché abbiamo voluto queste analisi? Abbiamo un obiettivo chiaro: migliorare la nostra accoglienza turistica. Per noi quindi sono importanti i dati che riguardano la percezione che hanno i turisti che vengono in Puglia, ma anche i dati che riguardano la percezione che i cittadini hanno del turismo. Alla base c’è la scelta fatta per una Puglia autentica che si alimenta di sostenibilità. Per noi il turismo non deve diventare impattante perché le nostre piazze sono sicuramente una vetrina turistica ma sono anche i luoghi dove la gente del posto vive; se perdiamo questa autenticità, perdiamo un pezzo importante della nostra attrattività, quello della comunità accogliente che é felice, investe in capitale umano che si traduce in economia. Vogliamo crescere come una comunità che accoglie e rimane autentica. E questo richiede un governo della strategia di sviluppo turistico. A questo ci servono i dati: per scegliere quelle azioni che hanno il maggior impatto economico e finanziario ma realizzano il minor danno all’autenticità e alla comunità. Il segreto per il futuro sarà discutere e condividere queste informazioni con il territorio, che è il primo attore e motore del turismo”.

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