di Antonello Abbattista
S.Severo, 18 febbraio 2015.
«Con questo progetto intendiamo favorire la nascita di nuove imprese femminili e consolidare le attività di quelle già esistenti. E’ una grande opportunità per tutto il nostro territorio e ci auguriamo che ci sia una adesione significativa alle varie attività in programma al fine di incrementare le opportunità lavorative e di inclusione». E’ con queste parole che Simone Mascia, presidente del G.A.L. Daunia Rurale, ha illustrato le finalità del progetto “Impresa Possibile”, promosso dallo stesso Gruppo di Azione Locale e gestito dalla cooperativa sociale Medtraining di Foggia che si sviluppa nei comuni di San Severo, Apricena, Chieuti, Torremaggiore, Lesina, Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate e Serracapriola. Mascia è intervenuto lo scorso 13 febbraio presso il Museo del Territorio (MAT) di San Severo, in occasione dell’Open Day, l’iniziativa aperta a tutte le donne con un'idea di impresa da avviare e alle imprenditrici già in attività. Una giornata che ha favorito incontri, scambi, informazioni con esperti del panorama istituzionale e dell'imprenditoria. Tante le partecipanti al seminario che ha introdotto le finalità del progetto, a cui hanno fatto seguito i laboratori pomeridiani. Sessanta le donne che hanno seguito il percorso dedicato a “Donne e mercato del lavoro: le tecniche di progettazione”; oltre trenta, invece, quelle che hanno ascoltato le indicazioni emerse nel laboratorio “Garanzia Giovani e la programmazione europea 2014/2020”. Del resto, le opportunità di sviluppo nel territorio ci sono e la conoscenza di bandi e misure destinate ad avviare un'attività economica può fare la differenza. Lo ha ricordato anche Stefania Bozzini, responsabile Dipartimento Programmazione e Sviluppo Confcommercio Foggia, che ha reso noti gli ultimi dati dell’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Foggia. «Nel 2014 le imprese femminili in Capitanata rappresentano il 27,9% della totalità delle imprese. I settori che rappresentano la forza dell’imprenditoria femminile sono quelli dell’agricoltura e del turismo. Ma c’è ancora molto da fare, ci sono ancora tanti servizi che possono essere avviati in questi ambiti e la conoscenza di bandi ed avvisi specifici può contribuire ad aumentare il numero di attività guidate da donne».

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