di Redazione
Bari, 10 aprile 2020.
L’emergenza sanitaria in atto sta cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare. È diventato inevitabile e quanto mai necessario adeguarsi a nuovi comportamenti e introdurre nuove modalità operative e di svolgimento dell’attività professionale, prima tra tutte quella dello smart working, ovvero il lavoro agile. Ed è in questo contesto particolare che EBINCALL l’Ente Bilaterale dei Call Center nato da ASSOCALL – Confcommercio Imprese per l’Italia e UGL TERZIARIO, avvia le attività di sostegno al lavoro agile dei collaboratori iscritti alla bilateralità del settore, per consentire lo svolgimento del lavoro agile, quale misura per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19. L’EBINCALL, attraverso il bando finanziato dalla Regione Puglia - Assessorato al Welfare, finanzierà l’acquisto di attrezzature per il lavoro agile dei collaboratori dei call center aderenti. Il Bando prevede un rimborso del 50% del costo sostenuto fino ad un massimo di euro 250,00 a collaboratore che documenti l’acquisto di apparecchiature (computer, pc, stampanti, firma digitale, smart card). Le risorse messe a disposizione ammontano ad euro 435.000,00 attraverso il finanziamento diretto di EBINCALL e il cofinanziamento della Regione Puglia. “Questo è il massimo investimento che un Ente Bilaterale – spiega il Presidente EBINCALL dott. Leonardo Papagni - può fare in questo momento per lo sviluppo di nuove modalità di lavoro. Oltretutto questo Bando Regionale favorisce la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei Collaboratori grazie all’impiego di tutte le risorse su questa unica misura”. “Siamo molto soddisfatti – dichiara l’Assessore Regionale al Welfare Salvatore Ruggeri – di aver contribuito, attraverso lo strumento del Fondo Pubblico Privato, all’avvio di nuove modalità di svolgimento della prestazione lavorativa. E’ un obiettivo che perseguiamo da anni, per favorire il benessere delle famiglie e la conciliazione vita lavoro, che diviene oggi la chiave per il contenimento del virus e il mantenimento in essere dei contratti di lavoro”.

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