di Redazione

Foggia, 10 novembre 2012.
I sottoscritti consiglieri comunali,a norma di legge,di Statuto e di regolamento del Consiglio Comunale,nell’esercizio delle competenze della attività di programmazione ed indirizzo amministrativo,chiedono,
Premesso che:
-l’11 ottobre scorso un sinistro ed inquietante attentato dinamitardo e stato compiuto nei confronti di una struttura pubblica comunale,il mercato “Pinto”,provocando ingenti danni,alla vigilia della visita del Ministro degli Interni a Foggia;
-dopo soli 5 giorni,il 16 ottobre,in maniera ancora più inquietante e preoccupante,si realizzavano minacce alla Procura della Repubblica,con il rinvenimento,all’interno del Tribunale, di un pacco contenente un arma e dei proiettili;
- recentemente,nella notte del 9 novembre scorso,un grave attentato dinamitardo è stato commesso nei confronti di una esercizio commerciale appartenente a cittadini di nazionalità cinese,presumibilmente legato all’odiosa pratica del racket o estorsioni;
-negli ultimi tempi la magistratura,grazie anche al lavoro delle forze dell’ordine, ha inflitto alla malavita organizzata pesanti colpi,tali da ridimensionare sensibilmente fenomeni legati al criminal-business,che immensi danni procura al tessuto sociale ed alla economia reale;
-gli attentati e le suesposte minacce sembrano essere la inaccettabile risposta criminale all’intenso lavoro di magistratura e forze dell’ordine a favore della legalità e delle regole sociali,come la recente e brillante operazione condotta dal comando provinciale dei carabinieri:
-le forze sociali,politiche,sindacali,associazionistiche,ma anche il mondo ecclesiale e quello del volontariato dovrebbero e devono sostenere con impegno civico ed attivo,la magistratura e le forze dell’ordine, nell’arginare atteggiamenti sociali,come l’omertà,l’apatia , la sfiducia istituzionale,il disfattismo e la rassegnazione civile,che per quanto possano apparire socialmente effimeri e marginali,in verità producono più danni della criminalità organizzata stessa,poiché originano “modus operanti” criminogeni e borderline,in tutti gli strati sociali, rispetto alla cognizione della legalita e rappresentano,altresì, l’humus ideale per fermentare e sviluppare fenomeni di criminalità organizzata;
-le solidarietà espresse da più parti, alla magistratura ed alle forza dell’ordine,per quanto dovute , utili e condivisibili,rappresentano pur sempre un rito fine a stesso ed atteggiamenti istituzionalmente passivi ,non in grado,nel tempo, di integrare e utilmente corroborare ,con azioni concrete , atteggiamenti omertosi della società civile e la lotta alla criminalità;
-occorre definitivamente superare la fase degli “ordini del giorno”,silenti ed improduttivi , dei vetusti “osservatori della legalità” e degli inutili presenzialismi alla convegnistica di maniera : concetti socio-politici,quest’ultimi, più in grado di realizzare azioni di marketing istituzionale,che incidere in profondità rispetto al fenomeno dell’illegalità diffusa eladdove sarebbe invece opportuno optare per modelli operativi ed educativi di rete capaci di generare,a tutti i livelli,anche se nel tempo,la “convenienza” alla legalità e l’aderenza ai valori civici;
Considerata
-da parte della Giunta Mongelli, la colpevole ed ingiustificata assenza di politiche sociali e politiche della sicurezza,in senso preventivo,in grado di intervenire efficacemente nelle “sacche nascoste” della povertà e del disagio sociale,che rappresentano ,sociologicamente ed antropologicamente,ampie categorie di diseredati ,esclusi dai canali legali per il raggiungimento di livelli di sussistenza o del successo sociale e per questo disposti,per il raggiungimento dello scopo,a pratiche criminali dirette o indirette – a secondo del grado di coinvolgimento - e comunque in grado di ingrossare,a livelli veramente preoccupanti in città, le fila dell’illegalità diffusa ,del vandalismo da “esclusione” e tutto sommato della criminalità organizzata ;
-da parte dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Foggia” performance” di inefficienza ed indolenza istituzionale e amministrativa : attività assessorile evidentemente non in grado di comprendere ed arginare il “fenomeno”, di larga parte della popolazione ,che tristemente si sostanzia in una sorta di “tifo” per la malavita,piuttosto che nella collaborazione verso le forze dell’ordine e per le istituzioni : situazione questa che sancisce definitivamente il fallimento del cosiddetto Piano Sociale di Zona,costato alla comunità milioni di euro,evidentemente spesi male.
Chiedono, in considerazione dei gravi atti intimidatori,che rappresentano un salto di qualità in negativo della criminalità organizzata,la convocazione urgente del consiglio comunale, che,inaugurando un nuovo corso fattivo,operativo e concreto, deliberi e programmi ,anche a costo zero, iniziative innovative ed efficaci,con il concorso di tutta la società civile,di tutto il mondo associazionismo,cattolico,sindacale e politico, in grado di coadiuvare,con azioni in gran parte di prevenzione sociale, in maniera duratura e costante,la magistratura e le forze dell’ordine, nella lotta all’illegalità diffusa della città,che,nelll’attuale e particolare storico momento rappresenta una vera e propria emergenza sociale in grado di disgregare irrimediabilmente il tessuto civico e socio-economico della città.
I consiglieri comunali de “La Destra” Bruno Longo,Paolo Agostinacchio,

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