di Redazione
Sviluppare
un processo per la tracciabilità dei prodotti agricoli ed agroalimentari in
base alla presenza di isotopi naturali al loro interno. È questo l’obiettivo che si pone l’accordo di
collaborazione tra l’Icqrf, l’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle
Politiche Agricole, e la Sogin, la Società Gestione Impianti Nucleari, siglato alla
presenza del Sottosegretario Giuseppe L’Abbate. I due enti, infatti,
intendono avviare ricerche sperimentali per l’applicazione delle tecniche di
derivazione nucleare per verificare l’accuratezza e l’effettività dei requisiti
relativi all’origine dei prodotti agricoli ed agroalimentari.
“Garantire la tracciabilità dei prodotti agricoli
ed agroalimentari è una delle prerogative del Ministero delle Politiche
agricole – dichiara il
Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate – Su questo aspetto, la ricerca scientifica
può svolgere un ruolo determinante. L’accordo, della durata biennale, si pone
l’obiettivo di trovare soluzioni innovative a tutela dei nostri produttori di
qualità e dei consumatori. La sinergia tra Sogin e Icqrf – prosegue L’Abbate – sarà fondamentale per potenziare
l’importante lavoro che quotidianamente quest’ultimo svolge con i suoi
ispettori e che non si è mai fermato neppure durante il lockdown e le
restrizioni anti-Covid”.
L’obiettivo
è la codificazione di determinate
tecniche radiochimiche attraverso l’uso di radionuclidi specifici per
proteggere e promuovere alimenti a valore aggiunto, ovvero attraverso la
determinazione del rapporto di determinati isotopi in elementi come idrogeno,
ossigeno e carbonio e la misura della concentrazione di questi elementi in un
campione, in modo da ottenere un’impronta
digitale unica funzionale ad indicare il luogo di origine del prodotto esaminato.

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