di Gerardo Leone
Peschici (FG), 12 giugno 2018.
Promuovere l’ospitalità rurale è l’obiettivo raggiunto da Catia Sciotti, giovane imprenditrice innamorata della sua terra, il Gargano, dove da anni opera nel settore ricettivo ed enogastronomico insieme ai genitori Rosaria e Giovanni. L’avventura del relais enogastronomico Poggio di Luna ha inizio nel 2005. Qualche anno prima Giovanni – papà di Catia e marito di Rosaria – ereditava un uliveto sulla dorsale di un magnifico poggio nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, a pochi chilometri dal centro storico di Peschici, con uno sguardo sulla Foresta Umbra e circondato da pini marittimi, ginestre e macchia mediterranea. «Un luogo dove si va per funghi» racconta Catia, che non contempla affatto l’idea di vendere quei terreni, ma ha da subito chiara la visione: trasformare quel fazzoletto di terra in un luogo capace di accogliere turisti alla ricerca di una forma diversa di ospitalità, distante da quella offerta da villaggi e campeggi che all’epoca andavano per la maggiore. I genitori sposano la sua idea e la sostengono, consapevoli della caparbietà della figlia. Catia, infatti, già all’età di 18 anni gestiva con Rosaria e Giovanni l’Enoteca di via Forno a Peschici e, dopo essersi appassionata al vino, si trasferiva in Umbria, a Montefalco, facendo importanti esperienze professionali e formative. Ed è così che da anni Catia e i suoi genitori accolgono con professionalità a Poggio di Luna turisti prevalentemente stranieri, provenienti da tutto il mondo (Scandinavia, Russia, Australia, America), facendogli scoprire i ritmi della natura e il gusto dei prodotti genuini, in un’atmosfera semplice, familiare e autentica.

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