di Gerardo Leone
Roma, 6 settembre 2016.
On. Ministro Giannini
la legge sulla buona scuola, nonostante il travagliato e frettoloso iter di approvazione, ha sempre avuto l’apprezzamento della scrivente O.S. che ha creduto nella sua applicazione puntuale dopo il periodo di transizione del primo anno. Si è creduto fortemente, nonostante i molti detrattori, che la Legge 107/15 avrebbe garantito agli studenti un'offerta formativa più ricca e che l'intera comunità scolastica delle Istituzioni scolastiche autonome sarebbe stata coinvolta nell’elaborazione del Piano Triennale dell'Offerta formativa. L’avvio del nuovo anno scolastico, però, suscita qualche perplessità. Non ci convince la gestione dell’Amministrazione centrale e periferica del Ministero, le cui scelte dimostrano di poco considerare l’autonomia delle Istituzioni scolastiche su cui s’impernia tutta la legge. La definizione e la relativa assegnazione dell’organico di potenziamento, in particolare, è stata gestita dall’Amministrazione “ad libitum”, come se la scuola fosse un serbatoio di posti di lavoro da riempire secondo scelte discutibili fatte dagli uffici scolastici regionali e dagli ambiti territoriali.

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