di Francesco Lauricella

Catania, 23 settembre 2012.
“Le attività di accoglienza nate attorno all’Hotel Ritz sono nate dalla concomitanza di una serie circostanze che rendono questa esperienza unica nel suo genere”. Lo dichiara Mauro Maurino, componente di amministrazione del consorzio Connecting People.
“Quella del Ritz - aggiunge Maurino - è un'esperienza di cui far tesoro, rappresenta un patrimonio, per i grandi risultati che ha conseguito, sia dal punto di vista dell’accoglienza e dell’integrazione che dal punto di vista delle ricadute positive sul territorio”.
“Grazie all’Hotel Ritz - spiega il rappresentante di Connecting People - si è instaurata una proficua collaborazione tra il profit ed il non profit. Due realtà spesso distanti fra loro ma che grazie a questa esperienza hanno compreso come, grazie ad un lavoro comune, si possa valorizzare il ruolo sociale dell’impresa ed arricchire il ruolo economico svolto dalle attività sociali. Il Ritz è soprattutto un’opportunità di lavoro. Grazie alle sue attività - continua - sono stati creati oltre 20 posti di lavoro diretti, più quelli dell’indotto”.
“Chiudere l’esperienza positiva di accoglienza che si è creata attorno all’Hotel Ritz rappresenterebbe una scelta scellerata. Prima di tutto per il territorio, che nell’inserimento socio lavorativo dei rifugiati potrebbe intravedere una ipotesi di rinascita per questi luoghi: i rifugiati da problema diverrebbero una risorsa”. “Si deve passare dall’accoglienza all’inserimento socio lavorativo. Il consorzio Connecting People - conclude Mauro Maurino - ha impiegato per questo obiettivo le proprie competenze, le professionalità di cui dispone e ingenti risorse. Per le attività di integrazione sono stati spesi oltre 150mila euro, in attività non comprese nella convenzione: politiche attive per il lavoro, borse lavoro”.

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