di Emy Dell'Aquila
Cari amici e amiche,
non sempre gli interventi angelici comportano l’apparizione di questi
esseri.
Talvolta l’angelo si manifesta come una forza invisibile, che ci trascina
lontano dal pericolo e ci salva la vita. Altre volte, una voce che sembra provenire
dal nulla ci fornisce un suggerimento per levarci dall’impaccio. Un giornalista
parigino Pierre Jovanovic sarebbe stato salvato dal suo angelo mentre viaggiava in auto. Secondo il suo racconto, infatti, una mano invisibile improvvisamente gli piegò la testa sotto il volante, giusto in tempo per
evitare una pallottola vagante. Anche Bo Gartner, un pilota d’aereo di Miami, deve
la propria vita ad un intervento angelico. Un giorno Gartner si trovava in
volo sopra l’oceano Atlantico, a metà strada tra le isole Bermuda e la costa
orientale degli Stati Uniti. Tutt’a un tratto i motori si bloccarono, l’aereo
precipitò e si sfasciò in mare. Uscito miracolosamente illeso, il pilota si accorse, che
un branco di squali si dirigeva verso di lui. In quel momento Bo udì una voce imperiosa: Non preoccuparti! Nuota verso la costa”. Sbalordito l’uomo si
guardò attorno, pensando di aver sognato. Ma la voce tornò ripetutamente a farsi sentire, inducendo Bo a nuotare con tutte le sue forze. <<Non
preoccuparti degli squali. Nuota. Sei un uomo, un pilota. Non morirai!>>. E Bo,
non morì.
Raggiunse la riva, dove fu raccolto dai guardacoste prostrato, in stato di
ipotermia, e con una profonda ferita alla gamba. Un Angelo l’aveva protetto
durante il viaggio. Guidandolo e dandogli forza con la sua possente voce,
l’aveva salvato.
Queste brevi testimonianze, insieme alle storie di Rafhael e Marco, ci
fanno
capire che non siamo mai soli. Sta unicamente a noi percepire la loro
perenne presenza.
Emy Dell’Aquila

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