di Rina Di Giorgio Cavaliere
L’asteroide
più grande degli ultimi tredici anni, scoperto tre anni fa da astronomi
dell’Osservatorio Sky Surver presso Tucson (Arizona), ha sfiorato la terra lo
scorso 19 aprile. Come aveva precedentemente informato il programma Nasa di
osservazione degli asteroidi potenzialmente pericolosi, non vi sono stati rischi
per il nostro pianeta. Il mondo naturale che sembrava sempre più allontanarsi
dal nostro modo di vivere, è invece quello nel quale siamo più immersi. Mai
come oggi, grazie a tante indagini scientifiche, conosciamo in un quadro sempre
più completo e armonico la materia di cui siamo fatti noi, il mondo che ci circonda
e l’universo da esplorare, definito dall’astronauta Umberto Guidoni, invitato a
recensire lo spazio su Tripadvisor “Come Venezia bello, ma non ci vivrei”.
La civiltà
industriale non è un’astrazione, ma la nostra vita quotidiana, pertanto è
naturale parlare di scoperte scientifiche e di innovazioni tecniche, che
trasformano il nostro modo di vivere. Dianna Cowern, la youtuber della fisica
con 600.000 iscritti al suo canale, Physics Girl, vive dei proventi procurati
dai video sui più svariati fenomeni fisici. Tutti noi, in primo luogo, siamo
immersi in sistemi di interazione, essenzialmente virtuali, costituiti da
persone, conoscenti e amici; l’ingresso e il cammino nella società avvengono
all’interno di questa rete.
Possiamo
riflettere sui fenomeni positivi che si manifestano nella vita dei paesi ricchi
al fine di sottolineare il cammino effettivo intrapreso verso la promozione
globale della persona, il diritto per tutti, che è anche necessità, di una
diffusa, equamente distribuita giustizia sociale. Nel contempo i successi non
devono nascondere la pericolosità e i limiti dei risultati ottenuti. Ad esempio
nel settore dell’industria bellica (vedi USA e Corea del Nord) o nei progetti
di stoccaggio delle scorie nucleari, che comportano attualmente grossi sforzi
di sperimentazione, condotti tanto in laboratori di superfice che sotterranei.
Nel caso di radionuclidi con lunga durata di vita, si tratta di prevedere a
100.000 anni di distanza gli effetti delle reazioni tra l’involucro dei blocchi
di cemento inglobanti il materiale radioattivo e la barriera di protezione, se
non il sito geologico in cui sono stati sotterrati. Il discorso riguarda tutti
gli esperimenti, i cui risultati vorremmo non portassero conseguenze per i
nostri discendenti.
La scienza è
un bene e non si possono porre limiti allo studio scientifico e al progresso.
L’aspirazione dell’uomo a conoscere, si è faticosamente concretata
nell’esperienza durata millenni: le scoperte geografiche sino all’Ottocento e la
successiva avventura nello spazio. Il desiderio di prefigurare il futuro è
presente anche in letteratura: l’Ulisse dantesco, l’Orlando ariostesco e nella
narrativa moderna possiamo citare “Polvere di luna” di L. Vergani. E’ questo
entusiasmo per la conoscenza, questa ricerca incessante verso traguardi più
avanzati che dovremmo trasmettere, senza nascondere i rischi e le difficoltà di
un tale cammino.

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